Tom Morello: “I say what I wanna say and I play what I wanna play”

(Raffaella Mezzanzanica)

Chitarrista, co-fondatore dei Rage Against the Machine, Audioslave e Prophets of Rage, laureato con lode in Scienze Politiche ad Harvard, Tom Morello non ha mai avuto paura di confrontarsi e di collaborare con artisti appartenenti ad ogni genere musicale: Bruce Springsteen, Wu-Tang Clan, Marcus Mumford, Cypress Hill, Slash.

E’ un attivista impegnato in diverse battaglie, sia personalmente, sia attraverso la sua musica. Tra le cause che lo hanno visto coinvolto c’è stata la battaglia, portata avanti con gli altri componenti dei Rage Against the Machine, per l’abolizione della “famosa” etichetta “Parental Advisory” apposta su album e singoli. E’ anche membro del sindacato “Industrial Workers of the World”.

Ha partecipato a diverse proteste del movimento “Occupy” tra cui “Occupy Wall Street”.

Nel febbraio 2011, ha organizzato un concerto e si è esibito a Madison (WI) in supporto alle proteste per la garanzia dei diritti di contrattazione collettiva da parte dei sindacati.

E’ co-fondatore con Serj Tankian, frontman dei System of a Down, della organizzazione no-profit “Axis for Justice”, il cui scopo è quello di unire artisti, fans e organizzazioni locali per creare un’unione e un’azione comune su temi di pace, diritti umani e una più equa ripartizione della ricchezza.

Quando qualche tempo fa SiriusXM contattò Tom Morello per proporgli di curare una serie di show, lui accettò, ponendo una sola condizione: “I say what I wanna say and I do what I wanna do”, ennesima dimostrazione del fatto che Tom Morello non sia certo una persona facilmente manipolabile.

E’ nata così quella che è stata definita la  Tom Morello’s Sonic Revolution, una vera rivoluzione composta dai seguenti show:

  • Tom Morello’s Radio Comandante in cui l’artista sceglie un tema a settimana e lo sviluppa attraverso una serie di brani appartenenti ai più diversi generi musicali che hanno avuto un impatto su di lui;
  • Tom Morello’s One Man Revolution, in cui l’artista racconta la sua carriera trentennale attraverso storie e aneddoti, trasportando gli ascoltatori ad esplorare la scena grunge e alternative degli anni ’90;
  • Tom Morello’s Maximum Firepower, un podcast settimanale in cui racconta la musica, i momenti e i movimenti che hanno definito la sua visione, sia come artista che come attivista.

A questi show si aggiungono gli Xtra Channels, dove è possibile ascoltare playlist curate personalmente da Tom Morello. In particolare:

  • Tom Morello’s Heavy Metal Happy Hour Radio, brani conosciuti e “gemme nascoste” del genere heavy metal;
  • Tom Morello’s Battle Hymns Radio, playlist tematica dedicate ai “rebel anthems”, dai brani di protesta degli anni ’60, fino all’hip hop;
  • Tom Morello’s Riffs, Rhymes, & Rebellion, playlist alla scoperta della collezione privata dell’artista, in cui l’ascoltatore sarà trasportato nei più diversi “paesaggi sonori” che hanno plasmato la sua carriera.

E non è ancora finita.

Lo scorso 2 marzo è stata pubblicata un’altra interessante notizia riguardante questo infaticabile artista: Tom Morello è stato scelto come produttore esecutivo per un nuovo film, Metal Lords.

Nato dall’idea dei creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss e diretto da Peter Sollett, il film racconterà la storia di due ragazzini delle superiori che vogliono formare una band heavy metal con alcuni compagni di scuola.

Esperienza che ricorda moltissimo quella vissuta personalmente dall’artista, così come lui stesso racconta nella sua biografia, Whatever It Takes, parlando delle sue prime esperienze musicali proprio alla scuola superiore con l’amico Adam Jones (chitarrista, co-fondatore e membro dei Tools), nella band The Electric Ship. Tra l’altro, secondo quanto ricorda lo stesso Adam Jones, sembra proprio che, all’inizio, Tom Morello non fosse nemmeno molto bravo: “Tom sucked at that moment when I met him, and now no-one can touch him.” Chissà che non si sia fermato anche lui a quel famoso incrocio a Clarksdale (Mississippi) dove si narra che Robert Johnson abbia venduto la sua anima al diavolo e abbia ricevuto in cambio in dono la sua formidabile tecnica e la magia del blues. In realtà, nel caso di Tom Morello, la sua tecnica e la sua bravura sono il risultato di tantissime ore di studio. In una recente intervista a Howard Stern, Tom Morello ha infatti dichiarato come, anche durante i suoi studi ad Harvard, non abbia mai rinunciato ad esercitarsi per almeno quattro ore al giorno.

Tom Morello è solito veicolare messaggi e slogan attraverso scritte inserite direttamente sulle sue chitarre. Eccone alcune:

“Arm the Homeless” Electric Guitar

“Sendero Luminoso”  Electric Guitar

“Soul Power” Electric Guitar

Nel 2017, poi, pubblica sul suo profilo Instagram questa foto:

e, tra i tanti, trova il seguente commento: “Ecco che un altro musicista di successo diventa istantaneamente un esperto di politica”. La sua risposta non si fece attendere: “Non serve essere laureato con lode in scienze politiche all’Università di Harvard per rendersi conto della natura disumana e senza etica di questa amministrazione, ma il caso vuole che io sia laureato con lode in scienze politiche all’Università di Harvard, quindi posso confermartelo”.

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