Piombo a Blues – “Piombo a Blues”

(Antonello Baratto)

Quattro allegri furfanti che giocano a Blues…

Piombo a Blues è il nome che rappresenta l’incontro tra 4 bravissimi ed esperti musicisti, Mario Insenga, un nome nel blues italiano, con la band dei Blue Stuff, batterista e cantante, e cultore del blues di Chicago, Gigi De Rienzo, bassista, produttore, arrangiatore, personaggio sempre presente nelle cose di pregio del rock italiano, in particolare sia con Edoardo Bennato che con Pino Daniele. Daniele Sepe, sassofonista e cantautore, famoso col suo Capitan Capitone negli ultimi anni, e infine Gennaro Porcelli, il più giovane, ma anche la stella internazionale del blues italiano. Gennaro oltre ad essere uno dei due chitarristi su cui fonda Edoardo Bennato, ha dei suoi progetti musicali blues che spesso lo vedono in tour in Europa. Diciamo che se il legame tra Gennaro e Mario Insenga, permeato dal blues e dalla militanza di Gennaro per alcuni periodi con i Blue Stuff, è un qualcosa di normale, l’inserimento di Gigi De Rienzo è stato a sorpresa, dopo alcuni concerti fatti insieme a Porcelli, sperimentando e divertendo (si). Poi Daniele Sepe, tra l’altro reduce da un momento felice con Capitan Capitone, col quale è stato accostato anche a Capossela, sembrava potesse stonare, in effetti già il trio classico chitarra, basso e batteria nel Blues rappresenta un modello. Invece ascoltando il disco ci si pente di essere prevenuti, e l’uso del sax è dosato bene e caratterizza il sound, magari finendo solo per togliere qualche spazio alla chitarra negli assoli.

Su 11 canzoni, 7 sono cantate in napoletano, le altre 4 in inglese. Il primo ingrediente è l’allegria, e l’ironia, che già si sentono genuine da “Groupies” a “Ritorno a Mondragone”, che fanno sorridere e zompettare, con giri blues già sentiti, quindi riassimilabili, e la leggera ironia sui mali ecologici di cui sono afflitte le belle zone del litorale domizio. I pezzi in inglese sono: “don’t you lie to me” di Elvin Bishop, “Wait and see” di Fats Domino, “You’ve got to love her with a feeling” di Freddie King (con Ernesto Vitolo all’Hammond), e “Rainy day woman” di Bob Dylan. L’etichetta è la Cheyenne Records, di Giorgio Bennato, fratello minore di Edoardo e Eugenio, da sempre attivo per fatti suoi nel sottobosco del rock napoletano oltre che vicino ad Edoardo.

In conclusione, un disco che andrebbe ascoltato dal vivo, in una serata post lockdown, per divertire e passare una serata con musicisti impeccabili che si divertono anche loro, aspettando tempi migliori.

(Cheyenne Records – 2020)

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