RENATO FRANCHI AND HIS BAND – PENNE E CALAMAI

(Aldo Pedron)

Renato Franchi è uno dei nostri migliori cantautori e cantastorie. Dopo lo splendido album Incanto (dicembre 2019), Renato Franchi (and His Band) presenta il nuovo album Penne e Calamai continuando il suo viaggio nell’esplorazione del rock e della musica d’autore. Storie di amori, dolori e falsità, disillusioni, attese, assenze, speranze, perdoni, ingiustizie e diseguaglianze.
Il disco è preceduto da un singolo Serenata delle Distanze nel cui testo Renato Franchi canta: ritorna amore, con tutti i tuoi tramonti, ti darò i miei occhi, per le tue vertigini, ritorna amore, delle mie latitudini, uno straziante grido in cui i ricordi fanno da ponte, il violino di Dam Shim Sara Galasso a creare pathos ed atmosfera e l’influenza del poeta Bob Dylan fa capolino.

L’album contiene canzoni che spaziano tra varie tematiche e influenze musicali diverse ma ben definite. I suoi punti di riferimento infatti sono artisti internazionali quali Bob Dylan, i Rolling Stones , Neil Young e Tom Petty ma anche del nostro paese con artisti del calibro degli stessi Fabrizio De André e Francesco De Gregori. Quattordici nuove tracce da scoprire fino all’ultima nota che parlano di ricordi, amori, perdite e rivincite nei momenti difficili della vita e che tengono a bada il dolore e una ferocia sempre in agguato.

Apre le danze Calypso Girl un motivetto delicato, allegro e colorato, dove la protagonista é una campionessa di atletica leggera che ha sconfitto il cancro, dedicato a chi tutti i giorni deve lottare contro nemici invisibili e mali terribili con la voce finale di Stella Visentin, l’organo Hammond, il violino Amitiè di Sara e Renato Franchi protagonista alle chitarre, una Fender Telecaster Custom Shop ed una Martin DC-28E.  

Penne e Calamai che dà il titolo al disco recita così: nella cruna di un ago, nella luce dei solai, non sciuparti gli occhi amore ovunque tu sarai, ma ricordati dei nostri giorni, tra le penne e i calamai e dove c’è il romantico violino a scandire il tempo.

Danza vede Gianni Colombo alla fisarmonica e Sara Galasso all’immancabile violino in uno dei mie brani preferiti che mi ricorda certe filastrocche alla Angelo Branduardi.

Tra le canzoni non scritte da Renato Franchi trovano posto: Sono con te composta dall’ottimo batterista Viki Ferrara qui alla voce assieme alla moglie Isabella Beltramini (voce solista e coro) con echi e ritmi alla Beatles anni ‘60, Daddilion della violinista Sara Galasso e una cover di Vecchio Frak di Domenico Modugno qui in una versione personalizzata e ben riuscita.

Spazi di Sereno invece è co-firmata da Sonia Bellin e Renato Franchi, un rock-blues coi fiocchi dove chitarra, basso e batteria sono in evidenza.

Canzone x Mia è nuovamente attribuita a Sonia Bellin e Renato Franchi e scritta in onore della nipote di Sonia Bellin e per augurare un buon compleanno ad una bambina con un nome molto importante nel panorama musicale.

Ballata dei tre scarabocchi (al centro del cuore) parla di delusione, tradimento e malintesi con una chitarra da far pensare a Keith Richards e ai suoi Rolling Stones.

Electric Moon Blues è un blues ambientato a Londra, nel quartier Notting Hill sotto la pioggia con la luce notturna e la luna elettrica.

Musicisti distratti dal sound rhythm and blues (R&B) è un inno alla musica e ai musicisti, ai musicisti distratti, esploratori del cuore, angeli nella tempesta, diavoli nel sole, profeti ingannati con un dollaro d’onore al capolinea di un sogno, di quattro quarti d’amore, musicisti distratti, senza orario ne bandiera e con il fiato corto d’artista di quando verranno sirene e sicari a truccarci i sogni con 30 denari.

Daddilion, in chiusura è uno strumentale che Dara Shim Sara Galasso dedica alla musica che fa volare l’anima, a Gianfranco D’Adda, a Renato Franchi e agli altri suoi compagni di viaggio e dove Daddilion introdotta e condotta dal pianoforte di Gianni Colombo e l’archetto di Sara stanno quasi a ricordare il dolce suono del carillon.

Ogni canzone è una sorta di grido di ribellione e si pone in contrasto con il dolore e le falsità che si incontrano quotidianamente.
Se i testi sono sempre importanti, essenziali, rilevanti ed uno schiaffo artistico alla superficialità e all’indifferenza lo è altrettanto la musica. Una band cospicua di 7 elementi accompagna Renato Franchi in questo percorso musicale: Roberto D’Amico al basso elettrico, Joselito Carboni (chitarra), Gianni Colombo alle tastiere (piano e organo hammond), Viki Ferrara alla batteria e voce, Gianfranco D’Adda alla batteria (Tama Superstar Classic e Player percussion), Dan Shim Sara Galasso al violino, Marta Franchi voce e cori.

Come per Incanto (il disco precedente) e d’incanto anche Penne e Calamai si trova sulla stessa lunghezza d’onda per un album decisamente ben riuscito.

(Latlantide / Incanto Music Promotion)

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