DAMON FOWLER & FRIENDS – Live At The Palladium

A volte capita di acquistare supporti fonografici perché attratti da una copertina particolarmente intrigante, salvo poi rimanere delusi dall’ascolto; altre invece, immagini poco accattivanti nascondono musica di ottimo livello.

E’ quest’ultimo il caso del CD “Live At The Palladium” di Damon Fowler & Friends (Landslide Records – 2022), un bel concerto registrato al The Palladium di San Pietroburgo in Florida. La confezione è essenziale con pochissime note, il nome dell’artista che spicca su un sipario viola, ma si percepisce fin dai primi accordi la qualità elevata della sua musica e l’ottimo amalgama tra i musicisti che accompagnano Damon, tutti suoi amici con i quali incrocia le strade del blues. Fowler è un chitarrista, cantante e compositore nato a Brandom – Florida, che dall’età di dodici anni si appassiona alla chitarra ed al Blues. Nel corso degli anni si fa apprezzare da celebrati Maestri del genere quali Delbert McClinton, Buddy Guy, Johnny e Edgar Winter, Jeff Beck, Greg Allman, Rick Derringer, Little Feat, Jimmie Vaughan, Butch Trucks, Dickey Betts, collaborando in tournee ed incidendo spesso con loro.

Le 10 tracce del CD, ben 1 ora e 19 minuti di blues a tinte rock e country, scorrono piacevolmente. I brani sono firmati da Fowler, con l’eccezione di “The Guitar” composta da Guy Clark e Verlin Thompson, “Up The Line” di Little Walter. Completano la lista due pezzi ”Fruit Stand Lady” e “Old Fools Barstools And Me” co-firmati da Fowler, Eddie Wright ed infine “It Came Out Of Nowhere” di Fowler, Wright e Tab Benoit. L’iniziale “It Came Out Of Nowhere” è un rhythm and blues nel quale oltre alla bella voce di Fowler si fa apprezzare il fraseggio al pianoforte di Dan Signor. Si prosegue con “The Guitar” una struggente ballata country dove Fowler si lascia andare ad un canto recitativo di grande effetto. L’arrangiamento del brano e il canto ricordano le atmosfere rarefatte care al grande Calvin Russell (1948 – 2011). Il terzo pezzo “I’ve Been Low” ha movenze roots e americana nelle quali un sostanzioso tessuto sonoro sorregge canto e assoli con grande impatto. La chitarra di Fowler sprigiona tutta la sua potenza, quasi fosse una cavalcata vorticosa nelle pianure a ridosso degli Appalachi. “Somethings Change” è una composizione dall’incalzante ritmo in levare nella quale l’armonica di Jason Ricci assume contemporaneamente il ruolo di collante e solista. Chitarra e pianoforte intessono trame esplosive, quasi lisergiche, supportate adeguatamente dalla ritmica pulsante, rendendo il brano esplosivo. Una forte suggestione deriva dall’ascolto del brano seguente, complice un’armonica delicata. “Don’t Feel Like Going There Today”, è una ballata intimistica, quasi crepuscolare, che dimostra la grande versatilità di scrittura di Damon Fowler. E non può che essere un blues lento ed appassionato il brano successivo “Tax Man”, struggente. Il basso traina con costanza la base del pezzo consentendo alla voce di Fowler e all’armonica di Ricci di modulare note “blue” con magistrale incedere. L’atmosfera intima, da piccolo pub, pretende un sereno ascolto, accompagnato da una ottima birra ghiacciata doppio malto. A mio parere il brano è una vera meraviglia. Little Walter li sapeva comporre e suonare i blues e l’interpretazione della Band di Fowler del suo brano “Up The Line” ne rende perfettamente il groove. Armonica, chitarra e voce si rincorrono costantemente in un vortice di note con la ritmica precisa e potente che li asseconda. Il volume alto è consigliato. L’ottava traccia “Fruit Stand Lady” vede alla chitarra il co-autore Eddie Wright. Ballata country blues piacevole e, inutile ribadirlo, molto ben suonata. “Old Fools Barstools And Me” è una ballatona passionale, l’atmosfera che si respira è la profonda provincia americana, delle piccole cittadine tranquille nelle pianure del Kentucky e del Texas, dalla vita semplice, spesso raccontata da grandi artisti quali, tra tutti, Joe Ely. Il Cd si conclude con una prova della bravura di Fowler nel maneggiare la slide. “Sugar Shack” è un brano chitarristico dalla cadenza solida. Le chitarre del leader e dell’amico Wright si incrociano, scambiando le parti soliste tra loro e con il pianista Dan Signor. Una cavalcata impetuosa di dieci minuti, a conclusione del live, che tanto è piaciuto al pubblico – ascoltate gli entusiasti applausi finali – ed a me, umile recensore.

Tracks list:

1 – It Came Out Of Nowhere (Damon Fowler, Eddie Wright, Tab Benoit);

2 – The Guitar (Guy Clark, Verlin Thompson);

3 – I’ve Been Low (Damon Fowler);

4 – Somethings Change (Damon Fowler);

5 – Don’t Feel Like Going There Today (Damon Fowler);

6 – Tax Man (Damon Fowler);

7 – Up The Line (Little Walter);

8 – Fruit Stand Lady (Damon Fowler, Eddie Wright);

9 – Old Fools Barstools And Me (Damon Fowler, Eddie Wright);

10 – Sugar Shack (Damon Fowler)

The friends band: Eddie Wright – guitar tracks 8/9/10; Dan Signor – keyboards; Jason Ricci -harmonica tracks 4/5/6/7/10; Justin Headley – drums; Chuck Riley – bass; Damon Fowler – guitar and vocals.

(Landslide Records – 2022)

Print Friendly, PDF & Email