Dawn Penn “You Don’t Love Me”… prossima fermata Kingstone, Jamaica

(Nik Maffi – 5 novembre 2019)

Il giro del mondo in 45 giri questa settimana farà veramente il giro del mondo. Partiamo dal luogo dove ho trovato questo singolo della brava Dawn Penn (classe 1952), vale a dire a Tokyo, in uno dei tanti negozi della catena formidabilmente fornita, con commessi formidabilmente preparati, quali sono i ragazzi che lavorano da Disc Union. Solo a Tokyo 35 negozi, avercene in Italia di catene di negozi così,  invece di avere dei Lidl a caso in giro per il paese che si vantano di essere aperti dal lunedi alla domenica orario continuato, oggi sono acido.

Il disco in questione contiene il bellissimo pezzo “You Don’t Love Me” (Studio One, 50 122), direttamente dalla Jamaica. Registrato ai Jamaica Recording Studios al 13 di Brentford road, Kingstone, prodotto dal mitico Clement Coxsone Dodd (1932-2004), propietario della mitica etichetta Studio One, di cui l’amata Soul Jazz di Londra sta facendo un’operazione di ristampa clamorosa, andando a recuperare il catalogo di singoli, riportando così alla luce gemme clamorose come la versione rocksteady del milion dollar seller “Gimme Some Kind Of Sign” di Brenton Wood (1941), uscita nel 1967 e rifatta per lo Studio One da Owen Gray (1939) l’anno successivo.

Dawn Penn, originaria di Kingstone, ha una partenza di  carriera molto breve, incidendo singoli per lo Studio One tra il 1967 e il 1969. Nel frattempo lavora come corista per l’avversario di Dodd, il mitico Prince Buster.
Il singolo “You Don’t Love Me” esce nel 1967, ma sarà solo nel 1994, quando vedrà alla luce un disco celebrativo dedicato allo Studio One e al lavoro di Dodd, che la canzone nella versione rocksteady riporterà agli highlights delle cronache e delle classifiche Dawn Penn.
Top 20 in Austria, Svizzera, Olanda e Nuova Zelanda, numero tre nel Regno Unito, numero 58 nella top 100 di Billboard, numero 42 nella Hot R&B singles chart, in più rifacimento del pezzo sul disco di  debutto di Rihanna (“Music Of The Sun”) e Beyonce la eseguirà nel suo tour del 2009.

Coxsone Dodd, visse per un periodo, all’incirca i primi sixties, negli Stati Uniti, importando singoli di r&b in Jamaica, fece da apripista per rifacimenti di pezzi, che come nel caso in questione ebbero versioni forse migliori delle originali.
Ma l’origine della canzone qual’è? E qui riparte la macchina del tempo, dal 1967 ci spostiamo indietro al 1960, quando Willie Cobbs (1932) incide il pezzo, registrandolo agli Echo Studios di Memphis, divenendo una hit regionale del Tennessee, ed in breve una hit nazionale. Cobbs ammise di essersi impossessato di un riff originario di una canzone di Bo Diddley (1928-2008), intitolata “She’s Mine, She’s Fine” per rimodellare la canzone. Infatti il mitico Ellis Macdaniels, in arte super Bo Diddley compare nei credits del pezzo.

La versione che ho in casa fatta da Willie Cobbs è una stampa recente marcata Ruler Records, del pezzo ne esistono decine di versioni, fatta pure da Allman Bros., Quicksilver Messenger Service e altri. A mio parere però la versione migliore resta quella di Dawn Penn. Yoo Turn On da Sound System.

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