Buddy Guy: “la torcia” del Blues

“Blues songs tell you a story about the good, and some of the them about the bad. Which is life.” (cit. Buddy Guy – The Torch).

Quando e come è nato il Blues?

Si apre così il trailer di The Torch, un nuovo documentario in uscita a marzo, che racconta la vita, la passione, ma soprattutto il ruolo di mentore di Buddy Guy, uno dei più grandi bluesman viventi.

“Blues? Where did it come from?” (Il Blues? Da dove arriva?) si domanda lo stesso Buddy Guy. “Nobody knows” (Nessuno lo sa). Questa la sua risposta. E non potrebbe essere altrimenti, poiché non esiste genere musicale le cui origini siano così tanto misteriose.

Nel documentario, Buddy Guy racconta la sua vita e come sia nata la sua passione per la musica. Un’infanzia difficile, in Louisiana, dove i genitori – e lui stesso – lavoravano nelle piantagioni. A quei tempi, acquistare una chitarra sarebbe stato davvero impossibile. “I grew up in a plantation in Louisiana. I didn’t know what a guitar was until a certain age. I just take nails and I just tied any kind of wire to make a sound that I could hear”. (cit. Buddy Guy – The Torch)

Chiodi e fili…eppure se hai la musica dentro, se la musica è il tuo destino puoi suonare qualsiasi cosa ed emozionare chi ti ascolta.

E’ trascorso ormai moltissimo tempo da allora. Oggi Buddy Guy è un artista famoso in tutto il mondo, si è esibito nei più grandi festival e, nonostante tutto questo, è da sempre mentore di tanti giovani artisti.

Lo stesso è successo a lui che ha avuto la grande fortuna di incontrare sulla sua strada grandi maestri come Muddy Waters e Howlin’ Wolf. E proprio da un patto stretto con Muddy Waters – “Last man standing, don’t let the blues die.”-  nasce il titolo del documentario: The Torch.

Tra gli artisti che si sono formati alla “scuola” e, soprattutto, grazie alla generosità di Buddy Guy e che raccontano la loro esperienza nel documentario, ci sono Quinn Sullivan e Jonny Lang.

E c’è anche un’intervista a Carlos Santana che afferma: “He (Buddy Guy) is the Moses of the Blues (…) He’s the one who created a certain frequency, a certain vocabulary”. (“Buddy Guy è il Mosè del Blues. E’ colui che ha inventato una certa frequenza, un certo vocabolario”).

The Torch uscirà il 18 marzo per la regia di Jim Farrell. Nel documentario è incluso anche un brano inedito The Long Hard Road a rappresentare lo spirito delle relazioni e degli insegnamenti di Buddy Guy. E’ possibile ascoltare una piccola parte del brano nel trailer del documentario qui di seguito.

Ciò che colpisce in artisti come Buddy Guy è l’estrema generosità, la voglia di dare, di insegnare, di tramandare il Blues alle future generazioni e, nel suo caso, di mantenere fede a quel patto con Muddy Waters, perché, in questo modo, forse non sapremo mai quali siano le vere origini di questo genere musicale, ma avremo comunque la certezza che il Blues non morirà mai.

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