Un tuffo nel repertorio classico con Carlo Aonzo Trio e il suo Mandolitaly

(Aldo Pedron – 02 gennaio 2019)

Carlo Aonzo fa parte dei segreti e dei tesori ben custodi del nostro paese.
Musicista extraordinaire, apprezzato in tutto il mondo e negli Stati Uniti in particolare, è da noi  poco conosciuto nonostante sia uno dei migliori mandolinisti viventi e con alle spalle una onorata carriera di almeno 30 anni!  
Figlio d’arte, suo padre suonava il mandolino ma con un approccio piuttosto classico avendo   studiato violino e chitarra classica e per cui sul mandolino era estremamente raffinato e molto portato verso la musica classica.

Carlo Aonzo dopo aver conseguito il diploma in mandolino col massimo dei voti e lode al Conservatorio di Padova nel 1993, ha collaborato con prestigiose istituzioni come l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, la Nashville Chamber Orchestra (USA), la McGill Chamber Orchestra di Montreal (Canada), la Philarmonia di San Pietroburgo (Russia), i Solisti da Camera di Minsk (Bielorussia), il Schleswig-Holstein Musik Festival (Germania) per citarne soltanto alcuni tra i più rappresentativi.
Tra i suoi riconoscimenti si annoverano il Primo Premio assoluto e premio speciale Vivaldi al Concorso Internazionale Pitzianti di Venezia nel 1993 e il Primo Premio al Walnut Valley National Mandolin Contest a Winfield, Kansas (USA) nel 1997.

Dove non ha suonato? non saprei proprio dato che la sua profonda passione, interesse, innata bravura e attività concertistica focalizzata sul suo strumento è testimoniata dalle sue innumerevoli collaborazioni con le orchestre mandolinistiche di tutto il mondo: New York, Seattle, Portland, Providence, Pittsburgh, Baltimora, Philadelphia, Denver, Milwaukee, Atlanta, Montreal, Milano, Genova, Lugano, Kochi, Nagoya, Osaka, Sendai, Wuppertal, Berlino, Londra, San Pietroburgo, Saigon.
Carlo è un virtuoso di questo antico strumento ed ama spaziare dalla musica classica al jazz, passando dai ritmi bluegrass alla musica napoletana.
Dal 1998 ad oggi, ha pubblicato 13 album di cui uno edito in Germania nel 1997, uno in Francia nel 1998, due negli Stati Uniti (nel 1999 e 2001) e nove per etichette discografiche italiane.
Carlo Aonzo inoltre ha suonato nei dischi di diversi musicisti come ad esempio in Synergia del 2001  di Beppe Gambetta e Dan Crary o sempre con Beppe Gambetta nell’album Blu di Genova del 2002 o a nome  Beppe Gambetta & Carlo Aonzo in Serenata del 1997 edito in Germania dalla Acoustic Music Records. Ma, a dire il vero la collaborazione più gradita a livello mondiale ed internazionale è il disco pubblicato nel 2001 dalla Acoustic Disc di David Grisman e di San Rafael, California, a nome di un trio a dir poco fenomenale, Carlo Aonzo, Beppe Gambetta e David Grisman da loro prodotto ed interpretato ed intitolato Traversata e dal sottotitolo Italian Music In America!
Nel 2016 pubblica Through4seasons – Carlo Aonzo plays Vivaldi e subito dopo nello stesso anno Mandolin Journey, viaggio attraverso i continenti. Ora il celebre mandolinista savonese torna a viaggiare, questa volta lungo la tradizione italiana alla riscoperta della colonna sonora del nostro paese. Filo conduttore il mandolino che, nella chiave moderna ed eclettica di Aonzo, con il suo personalissimo stile, rende la rilettura di questo repertorio attuale e sorprendente. Attraversando l’intera penisola, Mandol Italy interpreta le pagine musicali simbolo della tradizione del nostro Bel Paese nel mondo.

Il Trio formato da Carlo Aonzo al mandolino Pandini, Lorenzo Piccone alla chitarra archtop del famoso liutaio Corrado Giacomel e Luciano Puppo al contrabbasso e basso Fender Jazz creano   nuove suggestioni, esaltando l’espressività del mandolino e di certa musica per eccellenza con inedite armonie in bilico tra passato e presente.
Il repertorio è assai variegato e si passa tranquillamente e con netta disinvoltura da Nel Blu Dipinto di Blu (Volare) di Domenico Modugno a Ma Se Ghe Pensu (A. Margutti), Ba Ba Baciami Piccina (L. Astore), Un Bacio a Mezzanotte (Gorni Kramer), Arrivederci Roma (Renato Rascel), Roma Nun Fa la Stupida Stasera (Armando Trovaioli), Mazurka Sentimentale (Carlo Munier), Marcia Eroica (C. Munier), Voce ‘e Notte del 1904 composta da Edoardo Nicolardi e Ernesto De Curtis ma anche Giant Steps di John Coltrane, Tarantella di Raffaele Calace,  O Mia Bela Madunina (G. D’Anzi) e Vulcano di Mario Cavallari.

Nel disco non mancano i graditi ospiti, una decina, e così troviamo Claudio Bellato (chitarra), Rodolfo Cervetto alla batteria in un paio di brani, Antonio Marangolo e Daniele Siepe entrambi al sax tenore e Fabio Rinaudo (polistrumentista) al musette Bechonnet, musa pastorale, flauto dolce e tin whistle. Ike Stubblefield è all’organo hammond nell’iniziale Volare e Riccardo Tesi all’organetto diatonico in Mazurka Sentimentale. Insomma si passa da Volare (Nel blu dipinto di blu) che si lascia contaminare dalla reggae music e dai ritmi sudamericani fino ad un’intima ambientazione di carattere romantico, mentre John Coltrane viene immaginato a tarantellare fra le vie di Napoli!
O mia bela Madunina (O mia bella Madonnina) è canzone composta in parole e musica da Giovanni D’Anzi nel 1934 e che abbiamo conosciuto eseguita da moltissimi artisti da diventare un vero simbolo milanese e cantata tra gli altri da Nanni Svampa, Alberto Rabagliati, Aldo Giovanni e Giacomo, Memo Remigi e gli Squallor!
Mandol Italy spariglia le carte e getta una luce nuova sulla memoria musicale italiana: dalle internazionali Arrivederci Roma e Roma nun fa la stupida stasera, ai grandi padri storici del mandolino come Carlo Munier, con un tuffo nel repertorio classico. Il tutto, come sempre, rivisitato negli arrangiamenti del Trio che prediligono la contaminazione tra diversi stili. 

Il mandolino di Carlo Aonzo ci porta verso territori sonori inesplorati e sorprendenti e con questa formazione a trio sa conquistare l’ascoltatore e il fruitore di buona musica. Promosso a pieni voti.

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