UN MUCCHIO SELVAGGIO – Perché non lo facciamo per la strada? di Blue Bottazzi

(Aldo Pedron)

Blue Bottazzi, l’ultimo degli indipendenti, seppur allor ragazzino è stato una delle firme più autorevoli sulla rivista Il Mucchio Selvaggio anni settanta e ottanta, per anni mensile (poi settimanale poi di nuovo mensile).

Un Mucchio Selvaggio invece e il suo libro, fresco di stampa che racconta le vicissitudini di un giovane entusiasta e cronista lui, che come me ed altri amici ancora ha vissuto e vive il rock come colonna sonora di una generazione o di una intera vita. Lo stereo, i riff di chitarra, le radio libere, Beatles o Rolling Stones, mod o rocker, i negozi di vinili, le etichette multicolori e le copertine apribili dei long-playing, le cassette C90, i concerti, Londra, le canzoni, le riviste italiane o estere, le recensioni, gli articoli, le classifiche, le playlist, le interviste, il jazz, i concerti, gli scrittori superstar, The Big Easy (New Orleans), le groupie, la guida spirituale del Mucchio Selvaggio John Belushi, la grafica di Valerio Marini, il cinema, il punk, tutto in un affascinante viaggio dal mangiadischi fino ai nostri giorni raccontato meravigliosamente da Gaetano Bottazzi detto Blue (il singolare di Blues e ispirazione tratta dal titolo e dall’album Blue Valentine del 1978 e dalla pur affascinante fotografia in cui Tom Waits abbraccia la fidanzata Rickie Lee Jones).  

Blue Bottazzi ancora oggi si sente e si autodefinisce o lo definiscono stonato, anglofilo, motociclista classico in giacca di pelle che adora la musica rock e il jazz. Salvato dal rock and roll ha trovato la via giusta e nelle 512 pagine di questo libro ci fa rivivere momenti emozionanti, pareri, classifiche, ci parla dei beautiful losers, artisti famosi e sconosciuti che sono stati presenti nel Mucchio Selvaggio.

Ci sono anche io nel libro (a pagina 82 ed un elogio sperticato e inaspettato al sottoscritto a pagina 498). Intendevo quando elenca chi scriveva sulla rivista e le firme e persone che avrebbe imparato a conoscere: Pierangelo Valenti, Giancarlo Susanna, Marino Grandi, Aldo Pedron, Alberto Castelli, Mauro Zambellini, Ernesto De Pascale, Fabio Nosotti, Raffaele Galli e negli anni seguenti Federico Guglielmi, Eddy Cilìa e Massimo Cotto e naturalmente il boss Massimo Stefani, per gli amici Max.

In anni più recenti invece Blue Bottazzi si è confrontato e ha ammirato gli scritti di Paolo Vites, di Eleonora Bagarotti, Fabio Cerbone, Marco Denti, o per il jazz Arrigo Polillo ed altri ancora.

Bello e interessante vedere o rivedere 10 dischi consigliati dal Mucchio Selvaggio, 10 canzoni romantiche o I dischi dell’Isola deserta secondo i lettori, 10 grandi album doppi, I leggendari dischi dal vivo, Fratelli di latte Fratelli di Sangue, 10 grandi show, 10 album dal vivo degli anni duemila, Il rock del duemila, 10 canzoni al femminile, 10 concerti che mi hanno fatto decollare, 10 dischi da ascoltare due volte, 10 dischi seminali per me, 10 libri rock, 10 dischi dei sobborghi (sarà di Londra e dintorni)e via di seguito.   

Willy DeVille, Stevie Van Zandt, The Clash, Beatles, Rolling Stones, Bruce Cockburn, Tom Petty, Jim Carroll, Bruce Springsteen, David Bowie, Joe Ely, Lee Fardon, John Hiatt, Del Fuegos, Pink Floyd, Bob Marley, Duke Ellington, Chuck Berry, Elvis Presley, Gene Clark, Traffic, Quicksilver Messenger Service, Doors, Sex Pistols, Bob Dylan, Dr. Feelgood, Patty Smith,The Band, The Smiths, Green On Red, Dave Matthews Band, Phish, Los Lobos, Elliott Murphy, Eric Clapton, Van Morrison,  Fleetwood Mac, Graham Parker, The Who, King Crimson, Yes, Gentle Giant, Van Der Graaf Generator, gli Area, Premiata Forneria Marconi, ce n’è per tutti i gusti, ci sono tutti grandi e piccini, citati, raccontati, vissuti.  

Una storia, un racconto dettagliato, brillante, avvincente di varie decadi della musica rock scoprendo le vicende dei protagonisti: artisti, gruppi, solisti, riviste, giornali e quant’altro di paro passo coi tempi.

Un bel tomo sicuramente ma di una leggerezza estrema, che si legge tutto d’un fiato oppure da consultare anche a piccole dosi. Bottazzi scrive splendidamente ve lo assicuro per cui non mi resta che consigliarvi la lettura senza alcun’ombra di dubbio!

Dove si trova? su Amazon.it e altrove anche in versione kindle, cercatelo!!!!

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