Tommaso Varisco – All The Seasons Of The Day

(Luca Paoli – 15 aprile 2020)

La mia curiosità e la mia passione per la musica di qualità mi porta spesso ad imbattermi in progetti veramente interessanti, che solo scavando e stringendo amicizie, seppur virtuali, si possono trovare.

Il particolare momento che tutti noi stiamo vivendo a causa di questa tremenda pandemia ci costringe ancora a casa e la nostra quotidianità la viviamo pieni di dubbi, paure ma anche speranza che tutto questo possa passare e si possa tornare al più presto ad una quasi quotidianità.
La musica, come noi appassionati ben sappiamo, aiuta e ci dà quella serenità che solo gli affetti più cari sanno darci. Quindi non arresto i miei ascolti e cerco, nel mio piccolo, di proporvi, quei dischi, che a parer mio vale veramente la pena di approfondire.

Tra gli artisti che recentemente mi hanno particolarmente colpito c’è sicuramente Tommaso Varisco, cantautore veneto già da qualche anno sulle scene musicali avendo pubblicato il suo primo disco “This is how i fee” nel 2006 ottenendo ottime recensioni.

Nel 2011 pubblica il secondo lavoro “Always” che vede la partecipazione  Mike 3rd, chitarrista di Ex KGB e Tunatones nonché deus ex machina della Prosdocimi ed il cui mastering è affidato a Ronan Chris Murphy uomo di regia per King Crimson, Steve Morse, Tony Levin, e molti altri.

Il 2019 è, per l’ Artista, un nuovo esordio che nasce dall’incontro con Paolo Messere, produttore della siciliana Seahorse recordings, che ha creduto fortemente nel progetto di “All the seasons of the day”.
L’album vede Tommaso Varisco proporci una serie di ballate dove i suoni ed i testi (tutti in inglese) sanno accarezzare ma anche colpire e ci raccontano dei conflitti che affliggono l’umanità. L’introspezione e la malinconia sono gli ingredienti di questo ottimo progetto che musicalmente ci trasporta in quell’America desolata e polverosa così ben raccontata da artisti come Neil Young (Coffee), sicuramente tra gli ispiratoti del Nostro.

Come scrive lo stesso artista nelle note di presentazione dell’album “è un album che attraversa i deserti dell’amore affrontando i perenni conflitti in seno all’umanità, combattendo il torpore che l’affligge e denunciando la menzogna”.

Un suono chitarristico, asciutto e senza fronzoli, molto diretto con la voce molto convincente sia quando è calda ma anche quando diventa ruvida.
Hey D**?!?” è il singolo dell’album dove un ukulele incontra le chitarre elettriche per una song di sicuro impatto.
Tutto il disco viaggia tra chiari / scuri, le chitarre sono le indiscusse protagoniste con la ritmica precisa nel supportare i vari umori del disco.
Le varie influenze che si possono cogliere all’ascolto vanno dalla psichedelia degli anni d’oro al rock degli anni ‘90 al cantautorato ma servito con suoni freschi ed attuali. Tutti i brani sono di alto livello artistico e lascio a voi il piacere di scoprirli.

Disco notevole che consiglio a chi frequenta la musica d’autore americana e ama farsi trasportare da quelle ballate di stampo country rock ma non solo e che l’Artista ci serve in un piatto fatto con passione, amore e doti non comuni.

(Seahorse Recordings – 2019 – Distr. Audioglobe)

  1. Hey d**!?!
  2. September is
  3. Big Sleep
  4. Itchy Little House
  5. Afternoon
  6. Wisdom
  7. Lake (Song of the Tower)
  8. Golden Hooks
  9. Flower
  10. Coffee
  11. I Still Cannot Understand
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