“Tic Tac Drin Drin” il punk dadaista dei Wunderkammer

(Maurizio Galli)

Quest’oggi vorrei consigliarvi l’ascolto di qualcosa di “spiazzante”, decisamente diverso dai normali ascolti quotidiani.

La wunderkammer è all’interno delle collezioni dell’alta società tra il ‘500/’700 , la camera delle curiosità, dove venivano stipate cose esotiche tipo conchiglie, resti di ossa, vasellame di altre culture lontane da quella europea.
Il progetto musicale Wunderkammer capeggiato da Nik Maffi, che prende a prestito dal luogo casalingo il nome, nasce intorno al 2014 anche se alcuni pezzi come ad esempio Technozuckerzeit – il cui titolo è un chiaro omaggio ai Cluster di Zuckerzeit, uno dei migliori LP di elettronica antelitteram tedesca – vengono registrati in solitaria, agli inizi degli anni 2000, con un registratore a cassette (volutamente sono stati lasciati i difetti e le distorsioni tipiche del supporto).

Nel 2014 ho deciso di provare a suonare i pezzi con una formazione composta da tastiere giocattolo e voce effettata, al basso Flavio Bergamaschi, mio sodale nella band psichedelica stile Dukes of Stratosphere, chiamata Sir Jack and the Grandma Modes, con cui siamo in fase di composizione di nuovo materiale, e Andrea Corti alla batteria, lui attivo con Link Quartet e Backdoor Society. Abbiamo all’attivo, come band un 45 giri, ep registrato in autoproduzione contenente 4 canzoni. Per divergenze, quasi sempre per colpa mia, il gruppo si è interrotto, ma ho deciso di portare a termine il materiale in cantiere. Ed è nato Tic Tac Drin Drin, in riferimento ad un negozio di souvenirs di Mediglia, almeno è quello che mi è stato detto da un amico, abitante a Mediglia, io il negozio non l’ho mai visto. (Nik Maffi)

I riferimenti musicali, sono svariati, dai Cluster ai Kraftwerk ma in particolar modo ci sono sentori di Residents e dei primi Devo. Le grafiche del CD sono realizzate da Matteo Pintoni, da sempre punto di riferimento per quanto riguarda le copertine dei svariati progetti musicali di Nik Maffi. Per il 45 giri l’immagine è estrapolata da un manifesto di epoca sovietica, in cui il dito indica i traditori della rivoluzione.

Per il CD Tic Tac Drin Drin invece l’immagine in copertina è tratta dall’enciclopedia per ragazzi “I Quindici”, immancabile nelle case dei nati nei settanta. Il retro con i titoli è un collage in stile lettera anonima, usato molto nel periodo punk, ed è stato realizzato da Maffi con fotocopiatrice e “taglia e cuci”.

I testi dei brani sono la parte fondamentale del CD. In alcuni ho usato il tipico cut-up, in stile Burroughs mentre in altri, come nel caso di L’Fm stanca o in Perché ho voluto mettere in discussione la costruzione tipica dei prodotti radiofonici, per cui la scrittura di un certo tipo di liriche che risultano di facile presa per l’ascoltatore e che però non danno nessun tipo messaggio. Se Dadaista è un cut-up del manifesto Dada invece Situazionista contiene i campionamenti di My Way realizzata da Sid Vicious. Infine Hollywood è tratta da un’analisi di Pier Paolo Pasolini. (Nik Maffi)

La strumentazione usata per il disco comprende tastiere giocattolo Casio vintage, risalenti agli anni ’80 e ’90 oltre ad un sintetizzatore Casio. Alcune sovraincisioni di percussioni (una campana tibetana e un bidone di grasso per cuscinetti) sono state realizzate da Alberto “pato” Maffi.

Il disco, registrato all’Elfo Studio di Tavernago da Alberto Callegari, è ordinabile alla email nikpatomaffi@gmail.com


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