The Doors “Light My Fire”

(Nik Maffi – 26 novembre 2019)

Questa settimana voglio giocare sporco. Farò una divagazione che porterà a farvi fare un giro in 45 giri usando sia il lato A, in questa puntata che il lato B, la prossima settimana. Il perché di questa scelta? Facile! Il singolo in questione ha pezzettoni bellissimi, parafrasando la vecchia pubblicità del cibo per cani Pal, affermando il tutto con forte accento toscano!!!

The Doors, proprio loro. Singolo su etichetta Vedette – quindi stampa italiana – lato A Light My Fire codice 34081.

Band nata in quel di Los Angeles intorno al 1966, formata da, (pure i sassi lo sanno): Jim Morrison (1943/1971) voce iconica, Ray Manzarek (1939/2013) all’organo Farfisa Compact, sottolineo Compact, il miglior organo di sempre, ne ho avuto uno e mi pento di averlo venduto, John Densmore (1944) alla batteria e Robby Krieger alla chitarra.
La band irrompe la scena con questo pezzo favoloso, tratto dall’Lp omonimo registrato nel settembre 1966 e pubblicato nel febbraio dell’anno successivo su Elektra Records balzando, sia il singolo che l’album al primo posto in America e al diciassettesimo in Uk.

Ora via con un gossip che porterà il pezzo ad avere più visibilità mediatica; il fatto avviene il 17 settembre del 1967 dietro le quinte del famoso Ed Sullivan Show condotto dal mitico Ed Sullivan (1901/1974), titolare dello show dove se volevi fare il grande salto nel mondo dello spettacolo, dovevi per forza passare, un po’ tipo Domenica In, scherzo ovviamente!
Quello fu il luogo del primo scandalo nazionale dei Doors; la trasmissione, che andava in onda in orari per famiglie – quella che ora chiamano fascia protetta, poi protetta da che cosa, non si sa! – va beh, chi suonava e aveva scheletri negli armadi nelle liriche, tradotto liriche non consone ai benpensanti, scomode alla massa, dovevano modificarle.
I Doors non furono certo i primi a essere sottoposti a simile censura, Robert Zimmerman nel 1963 si rifiutò di modificare “talking John Birch Society blues“, girò i tacchi e se ne andò. I Rolling Stones, dovettero cambiare il verso del pezzo “let’s spend the night togheter” in “let’s spend some time togheter“.
I Beatles invece potevano permettersi pure di fare le “puzzette” tanto erano culo e camicia con il buon vecchio Ed; tanto da mandargli filmati di video ante litteram dove suonarono Rain e Paperback Writer, fumati come non mai ma… loro erano loro, onnipotenti e lui si scioglieva quando li vedeva!
Nel caso dei Doors la Cbs chiese di cambiare, durante l’esibizione live del singolo, il verso “girl we couldn’t get much higher” in “couldn’t get much better“, soluzione poco orecchiabile. La band era ovviamente accondiscendente, ma Morrison lo era?
Cronaca minuto per minuto: Morrison si addentra languido nel pezzo, quando arriva il momento si lancia in un “girl we couldn’t get much hiiiiiiii” , facendo sparire il primo “higher“, come se non ci fosse mai stato, anche se la parola oltraggiosa era stata appena accennata in diretta nazionale. A un minuto dall’inizio del pezzo ,Jim urla un “figh-yarrrrgh! yeahh!“, dopo l’assolo di Manzarek, Jim riprende languido, nel ritornello urla di nuovo su “fireeee“, la parola si fa più rozza, il cantante corre stupendamente sul pezzo e Morrison scioglie le maglie della censura avversaria e quando il pubblico americano repubblicano meno se l’aspetta, lancia un clamoroso ” higherrrrr“. Cavoli, stava filando liscia, avrà pensato il povero Ray Manzarek, dietro al suo Farfisa!

Due curiosità: la versione di Light My Fire su Lp , dura sette minuti e zero sei secondi, la versione su singolo tre minuti e zero sette, con l’assolo di organo tagliato clamorosamente per ragioni di spazio. Seconda cosa, dal libro dello slang “English and American, pop and slang”: l’aggettivo high, viene usato in slang con l’accezione di sovraeccitato, sia a causa di alcolici che di sostanze stupefacenti.

… to be continued …

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