The Crowsroads – On The Ropes

(Maurizio Galli – 23 maggio 2019)

Ho avuto il piacere di conoscere per la prima volta la musica dei The Crowsroads durante le selezioni del concorso L’Artista che non c’era, anno 2016, indetto dalla rivista musicale L’Isola che non c’era con cui collaboro da alcuni anni. Inutile nascondere che già dai primi ascolti mi resi conto che questi due ragazzi, di cui dopo parleremo, avevano dentro un qualcosa di speciale… qualche media parlerebbe di x-factor… io dico molto di più perché già allora, pur essendo ancora acerbi, sapevano trasmettere il fuoco sacro della musica.

Ora però vediamo chi si nasconde dietro ai The Crowsroads. Così si ben presentano: “THE CROWSROADS sono un duo folk-rock italiano dal sound essenziale, ruvido e coinvolgente, formato dai fratelli Matteo (chitarra e voce) e Andrea Corvaglia (armonica e voce), caratterizzato dall’intreccio tra un uso creativo e incisivo dell’armonica, solide ritmiche di chitarra, e voci. Per metà bresciani e per metà salentini, nascono a distanza di quattro anni l’uno dall’altro, masticano dischi, si avvicinano da autodidatti ai rispettivi strumenti (da qualche parte intorno al 2009), strimpellano per qualche tempo sul divano di casa. Nel 2010 si accorgono di non avere ancora un nome, un nome vero… Scelgono THE CROWSROADS, che suona un po’ come CROSSROADS, l’incrocio dove i bluesmen vendevano l’anima al diavolo, ma anche come CROW, il corvo del loro cognome“.

Nel 2012 nasce Some Sky Inside My Pocket, il loro primo EP per la Lanciomusic. Nel 2015 esce il singolo Athens (prodotto da Antonio Giovanni Lancini e da Paolo Salvarani, unitosi al progetto), il brano è presente nella compilation distribuita da Sony Music, Eataly Live Project. Nel frattempo hanno scritto e suonato le colonne sonore strumentali di due cortometraggi dal contenuto sociale: Polvere (2014), sulla strage di Piazza della Loggia a Brescia del ’74 e Selfie (2015). Il 27 maggio 2016 esce il primo album Reels che contiene tre brani originali: Athens, Pirate Flag e Janis più una selezione di cover. Il 2017 è l’anno del singolo blues-rock Golden City, il brano aprirà la compilation del festival Pistoia Blues, Pistoia Blues Generation vol. 3. Nel 2018, mentre Busking Out On A Monday compare in Pistoia Blues Generation vol. 4, i Crowsroads tornano finalmente in studio per lavorare al loro nuovo album lanciato a gennaio 2019 dalla cover di Ogni volta che tu te ne vai, brano degli anni ’70 dei Fratelli La Bionda.

Ed eccoci a On The Ropes uscito il 12 aprile (2019) e pubblicato da Vrec Music Label con distribuzione Audioglobe. Un album questo in cui di certo non mancano ospiti interessanti quali Sarah Jane Morris (Seaweed), Frankie Chavez (Monologue), Jono Manson (The Gardener’s Daughter). Bene gli ospiti, e che direi dei musicisti di cui si sono circondati? Michele “Poncio” Belleri (chitarre), Michele Bonivento (tastiere varie), Andrea Gipponi (basso), Antonio Giovanni Lancini (mandolino, chitarra classica), Stefania Martin (cori) e last but not least Phil Mer (batteria). Il disco, prodotto da Antonio Giovanni Lancini e Paolo Salvarani, è stato registrato da Paolo Costola al MacWave Studios di Brescia, mixato e masterizzato da Lorenzo Cazzaniga all’Alari Park Studios di Cernusco sul Naviglio (MI).

Tutte le canzoni sono scritte e composte dai fratelli Corvaglia eccetto Everytime That You Walk Out The Door (Ogni volta che tu te ne vai) scritta e composta dai F.lli La Bionda. Molto interessante anche la ghost track: 10 A.M. Automatic dei The Black Keys, singolo presente nell’album Rubber Factory del 2004 (ovvero ben prima che perdessero la bussola, ma questa ahimè è tutt’altra storia!)

Tra i pezzi consigliati troviamo, la title track, On the Ropes con i richiami al sound tanto caro alla West Coast californiana e il rincorrersi di armonica e organo a sostegno dell’ottima chitarra; l’ispirato soul blues di I Saw You in cui si denota l’ottima amalgama delle voci e la fulminante armonica di Andrea; il country di Another Rose In The Dust; i folk acustici di Monologue e Ground-Floor In Heaven. Giusto un ultimo esempio della loro bravura, il blues Tomorrow Turns Page, che meraviglia e poi quell’armonica!

In conclusione un disco, On The Ropes, intenso e con una forte propensione al sound internazionale. Forza ragazzi continuate così. Un disco assolutamente consigliato. Alla via così.

BD2704-B – COPERTINA LP – [Convertito]
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