The Bluesmen – Find Yourself

(Maurizio Galli – 6 giugno 2019)

Dopo Intrepido Blues pubblicato dalla band nel 1996 (prodotto da Musicando), The Bluesmen nel 2002 (prodotto dall’assessorato alla cultura del Comune di Ferrara), Sometime Ya’ Leave The Blues Out On The Road Cd più Dvd live insieme a Dirk Hamilton (prodotto da Akarma Records nel 2005), Wild In The Country del 2007 (prodotto da Alberto Ronchi e che vede la presenza di Dirk Hamilton alla voce e chitarra acustica in Come With Me). La collaborazione con Dirk Hamilton si fa sempre più intensa e nel 2011 la band pubblica Rebels (prodotto da Associazione Musicisti di Ferrara) con tre brani cantati dal songwriter americano che è anche coautore di 5 canzoni. Nel 2015 la band si presenta ai propri ascoltatori con il loro ultimo lavoro: Find Yourself (prodotto dall’Associazione Musicisti di Ferrara). Un disco, quest’ultimo, che afferma la personalissima visione della band per il genere blues. Un amore che il band-leader Roberto Formignani coltiva da più di trent’anni, dapprima (1981) con The Mannish Blues Band (con la quale ottiene riconoscimenti a livello nazionale come ad esempio: Quelli Della Notte, Pistoia Blues, ecc.) e dal 1993 con The Bluesmen.

Find Yourself nasce dalla voglia di fare musica e scrivere canzoni senza vincoli, neppure quelli che sembrerebbero legati esplicitamente al nome della band. È una ribellione all’archetipo che vuole una blues band legata ai canoni del genere. Le parole di Formignani ben descrivono la sensazione che si prova dopo aver ascoltato le dieci tracce del CD. È come se le limacciose acque del Po con il loro lento e incessante scorrere avessero in un certo senso sbiadito, pur rimando legati alla tradizione musicale afroamericana, il marchio di fabbrica. Il che, a parere di chi scrive, è un bene in quanto l’album è decisamente un prodotto musicale di ampio respiro in cui il sound e il songwriting, più di altri loro lavori, hanno un sapore internazionale.

Tra le dieci canzoni trova anche spazio una cover, How Long Blues in origine registrata dal duo americano blues Leroy Carr e Scrapper Blackwell nell’ormai lontano 1928 – la canzone all’epoca divenne un instant best-seller e uno dei primi standard blues, ispirando molti brani blues dell’epoca. In apertura di CD troviamo Disillusion in cui l’assolo di chitarra miscelato al pianoforte dettano subito la cifra stilistica dell’album. C’è spazio anche per le ballad con l’intimista e ben arrangiata I Can’t Live Without You; e che dire invece di Talk To My Baby in cui la chitarra acustica fa da tappeto alla tastiera magistralmente suonata da Mantovani? Guai però a fermarsi alle chitarre e alle tastiere perché se di ottimi pezzi si parla è anche grazie all’ottima sezione ritmica: impeccabile e cuore pulsante della band. 

La band è formata da: Roberto Formignani (chitarra, voce), Massimo Mantovani (piano, organo), Roberto Poltronieri (basso, contrabbasso, banjo, pedal steel), Roberto Morsiani (batteria). Per l’occasione si sono aggiunti anche Julie Shepherd (viola) e Pierclaudio Fei (violino).

I The Bluesmen sono sicuramente una band da andare a sentire live e Find Yourself è un disco suonato e registrato con passione da artisti che vivono con la musica e per la musica e proprio per questo è un disco da ascoltare, da avere. Un disco consigliato. Alla via così.

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