Sorridendo per le strade di Londra con Ralph McTell

(Maurizio Galli – 11 novembre 2019)

I casi della vita. Come molti, penso, ho conosciuto musicalmente McTell – artista di culto della scena folk britannica tra gli anni ’60 e ’70 – grazie alla rapida scalata delle classifiche di vendita dei singoli della ristampa della Reprise Records (K 14380, UK) del 1974 di Streets Of London / Spiral Staircase.
Una versione, quella dell’etichetta inglese, diversa rispetto all’originale in quanto registrata con l’aggiunta del basso elettrico di Rod Clements (ex Lindisfarne), l’armonica dello stesso McTell e i cori del gruppo “vocale” Prelude.

Il brano, Spiral Staircase, pubblicato per la prima volta nel 1970 (Spiral Staircase / Terminus, Big T, ‎Big 134, 1970) è la perfetta fotografia della triste condizione in cui imperversava la povera gente, spesso abbandonata per strada senza nessuno che esprima il minimo desiderio di prendersi cura di loro.

Have you seen the old girl
who walks the streets of London
dirt in her hair and her clothes in rags
she’s no time for talking
she just keeps right on walking

carrying her home in two carrier bags.

Ralp McTell (vero nome Ralph May) inizia a incidere dischi, così come i due chitarristi John Renbourn e Bert Jansh, grazie all’etichetta discografica indipendente Transatlantic Record. Con l’etichetta inglese pubblicherà quattro splendidi dischi dal 1968 al 1970: Eight Frames A Second (TRA 165), Spiral Staircase (TRA 177), My Side Of Your Window (TRA 209) e Ralph McTell Revisited (TRA 227); uno nel 1975, Streets Of London (TRA SAM 34) e infine uno nel 1995, Sand In Your Shoes (TRA CD 119).

Strumentista raffinato e abile chitarrista fingerpicking, in inizio di carriera è molto vicino musicalmente al blues e al ragtime, non a caso nel 1966 abbandona il cognome anagrafico May per prendere quello di McTell in onore del chitarrista blues americano Blind Willie McTell (Thomson, 5 maggio 1901 – Milledgeville, 19 agosto 1959).

Spiral Staircase – che guarda caso ha come prima traccia proprio quella Streets Of London da cui siamo partiti – è invece un album che non si ferma al ragtime and smile, come lo stesso McTell ama definire la sua musica, ma è decisamente più variegato rispetto al precedente album.
Al suo interno, come una perla preziosa custodita tra le due valve dell’ostrica troviamo il blues di Kind Hearted Woman Blues di Robert Johnson, (My) Baby Keeps Staying Out All Night Long di Buddy Moss, brani fingerpicking come Wino And The Mouse e Bright And Beautiful Things. In questo album McTell dimostra di trovarsi a suo agio anche con composizioni che vanno ben oltre il blues o il fingerpicking. Ne sono un esempio la delicata e riflessiva Mrs. Adlam’s Angels, Daddy’s Here accompagnato dal contrabbasso di Brian Brocklehurst, England 1914 questa volta accompagnato dall’orchestra di archi diretta da Mike Vickers, The Fairground, o Terminus, brano che chiude l’album.
Nel disco è presente anche la jug band composta da Mick Whispering Bennett (Washboard), Henry VIII Bartlett (Jug) e il chitarrista Peter Berryman, quest’ultimo presente anche nel duetto di Rizraklaru.

Un musicista sicuramente da scoprire o riscoprire, non ve ne pentirete.

Discografia minima consigliata:
Spiral Staircase (Transatlantic Records, TRA 177, LP, UK, 1969)
You Well-Meaning Brought Me Here (Famous, SFMA 5753, LP, UK, 1971)
Not Till Tomorrow (Reprise Records, K 44210, LP, UK, 1972)
Ralph, Albert And Sydney (Warner Bros. Records, K56399, LP, UK, 1977)

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