Russell Smith – The Amazing Rhythm Aces Years (1972 – 1981) – 1° parte

(Maurizio Calcante)

“Mio padre ha trascorso tutta la sua vita donando al mondo musica ed amore. Lui amava specialmente la canzone Give Me Flowers While I’M Living”

Queste parole, pronunciate il 12 luglio 2019 dal figlio Matthew per annunciarne la scomparsa, descrivono esattamente la vita di Russell Smith, musicista, cantante ed apprezzato autore di canzoni.

Russel Smith, nato a Nashville il 17 giugno 1949 e cresciuto a Lafayette, alla fine degli anni ‘60 si trasferì a Knoxville, sempre nel Tennesse, dove incontrò il bassista Jeff Davis, il batterista Butch McDade ed il chitarrista Mike Brooks con i quali formò la sua prima band, i Fatback.

I Fatback lasciarono Knoxville nel 1972 e si trasferirono a Memphis. Davis e McDade, che nel frattempo alternavano le serate col gruppo suonando anche nella band di supporto del cantautore Jesse Winchester con il nome di The Rhythm Aces, proposero di cambiare il nome della band da Fatback in Amazing Rhythm Aces.

Grazie all’interessamento di Barry Burton, tecnico del suono presso i mitic Sun Sudios, gli Amazing Rhythm Aces che allora erano formati da Russell Smith, Jeff Davis, Butch McDade ai quali si erano aggiunti il chitarrista Barry “Bird” Burton ed i tastieristi Billy Earheart e James Hooker, stipularono il loro primo contratto discografico con la ABC.

Il loro primo album, Stacked Deck, venne pubblicato nel 1975 

Il disco, registrato ai Phillips Recording Studios di Memphis, viene tuttora considerato dalla critica uno dei migliori album di esordio di sempre. La band miscelò rock, country, soul, canzoni originali e cover ed il risultato è entusiasmante.

Tra i brani spiccano Third Rate Romance (che divenne un grosso successo radiofonico e raggiunse la Top 20 dei singoli sia country sia rock) e Amazing Grace (Used To Be Her Favorire Song), ma tutte le canzoni di Stacked Deck sono di altissimo livello. La voce di Smith conferisce ulteriore smalto ed il disco, riascoltato dopo quasi 50 anni dalla sua pubblicazione, non ha perso la freschezza che lo aveva contraddistinto al momento della sua uscita. La band si fece presto un nome tra gli appassionati e andò in tour con alcuni degli artisti più famosi del periodo come gli Eagles e Jimmy Buffett.

L’etichetta discografica apprezzò il sound molto personale e corposo, le buone vendite e chiese al gruppo di ritornare subito in sala d’incisione.

Too Stuffed To Jump venne pubblicato nel 1976 e confermò quanto di buono era emerso dalla prova precedente.

L’album ottenne ancora una volta i favori della critica ed il brano The End Is Not In Sight, scritto da Russel Smith, si aggiudicò nel 1976 il Grammy Award per la miglior performance vocale country.

Nel 1977 e 78 seguirono Toucan Do it Too e Burning The Ballroom Down.

Con Toucan Do It Too Russell, registrato sempre ai Sam Phillips Recording Studios, Russell Smith iniziò a collaborare e a scrivere canzoni con James H. Brown Jr e anche   Earheart e Davis contribuirono in fase compositiva. L’ iniziale Never Been To The Islands (Howard & Hughes Blues) di “Butch” McDade sembra uscita dalla penna di un ispirato Jimmy Buffett e brani come la rockeggiante Who’s Cryin’ Now e la ballata Geneva’s Lullaby possono essere annoverati tra le migliori composizioni del gruppo. Il sound complessivo dell’album risente delle sonorità provenienti in quel periodo dalla West Coast e in alcuni momenti, come nella traccia finale Two Can Do It Too, ricorda ritmi dei Little Feat.

Burning The Ballroom Down, registratonon più a Memphis ma a Nashville, si apre con la riflessiva title track. Tra le altre composizioni spiccano la spagnoleggiante Ashes Of Love e Della’s Long Brown Hair. Il disco è maturo, complesso, una ulteriore conferma di come la musica della band fosse al contempo popolare ma anche sofisticate e a brillare è particolarmente la chitarra di Barry “Bird” Burton.

I due dischi, pur molto amati dai fan della band, passarono quasi del tutto inosservati dal grande pubblico.

Gli Amazing Rhythm Aces continuarono comunque ad esibirsi soprattutto nei locali degli Stati del Sud ma Barry “Bird” Burton, che aveva prodotto i lavori precedenti, se ne andò e venne sostituito da Duncan Cameron.

Nel 1979 e nel 1980 uscirono il quinto disco omonimo e How The Hell Do You Spell Rhytum?

In Amazing Rhythm Aces, a cui contribuisce anche Joan Baez, ritroviamo il sound caratteristico della band che però si diverte a sperimentare aggiungendo talora un po’ di fiati e sonorità quasi jazzate grazie anche alla produzione di Jimmy Johnson dei Muscle Shoals Horns.  Ogni canzone è una boccata d’aria fresca, ma Say You Lied, l’iniziale cover di Al Green Love and Happiness, la splendida ballata Pretty Words e Rodrigo Rita and Elaine ci mostrano una band in piena forma al massimo delle proprie capacità compositive.

How The Hell Do You Spell Rhytum?, prodotto ancora da Jimmy Johnson e registrato presso i Muscle Shoal Recording Studios di Sheffield, vide il passaggio del gruppo dalla ABC Records alla Warner Bros.

L’album è composto principalmente da cover, che spaziano da Wild Night di Van Morrison a brani di Eddie Hinton e Delbert McClinton. Il suono è più orientato verso il rhythm and blues ma il disco, pur piacevole, non raggiunge il livello dei precedenti lavori è ancora una volta non ottenne il successo sperato.

Gli Amazing Rhythm Aces delusi dal cattivo andamento delle vendite si sciolsero nel 1981 regalandoci però un ultimo capolavoro: lo splendido doppio live Full House- Aces High registrato in California durante il tour del 1979.

Full House – Aces High è una miscela esplosiva di soul, country, rock e blues. La band è in forma strepitosa e, accompagnata da Al Garth al sax ed al violino e da John McEuen al banjo ed al mandolino, si diverte a reinterpretare i suoi brani più noti.

Discografia Amazing Rhythm Aces parte 1 (1975 – 1982)

(1975) Stacked Deck

(1976) Too Stuffed To Jump

(1977) Toucan Do It Too

(1978) Burning The Ballroom Down

(1979) The Amazing Rhythm Aces

(1980) How The Hell Do You Spell Rhytum?

(1981) Full Houses – Aces High

(1982) 4 You 4 Ever Best of Amazing Rhythm Aces

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