Roger Eno: “The Turning Year” è il suo debutto da solista per Deutsche Grammophon

(Raffaella Mezzanzanica)

Roger Eno, fratello minore di Brian, è un pianista e compositore britannico, nato e cresciuto a Woodbridge, Suffolk. La madre, di origini fiamminghe, ha sempre spronato Roger e la sorella minore a sperimentare, lasciando loro a disposizione un’intera stanza della casa in cui vivevano affinché potessero fare tutto ciò che volevano.

La cittadina di Woodbridge è attraversata da un fiume. Questo permetteva ai ragazzi di andare a nuotare, oppure di fare passeggiate in bicicletta. Roger era abituato a trascorrere moltissimo tempo fuori casa e a godere della natura circostante.

Ancora oggi Roger Eno continua a vivere nella stessa città, trascorrendo moltissimo tempo nella campagna circostante.

In questi luoghi Eno ha sempre trovato l’ispirazione per le sue composizioni, caratterizzate da atmosfere bucoliche e da minimalismo. Tutto questo ha reso il suo stile davvero inconfondibile.

Roger Eno inizia la sua carriera musicale con la pubblicazione nel 1983 di Apollo: Atmospheres And Soundtracks. Si tratta di un album composto con il fratello Brian e prodotto da Daniel Lanois.

Nella sua produzione musicale, Eno ha collaborato con moltissimi artisti. Nel 1992 ha pubblicato The Familiar con Kate St John, un album che include un insieme di generi musicali tra cui pop, musica classica, ambient, folk e minimalismo. Il risultato è un album unico nel suo genere.

Attraverso i suoi successivi due album, Lost In Translation (1992) e Swimming (1996) Roger Eno riesce ulteriormente ad espandere i suoi orizzonti sonori.

La collaborazione con il fratello Brian è una costante nella sua produzione musicale. Insieme hanno contribuito alla colonna sonora dei film Dune di David Lynch (1984), 9 settimane e ½ di Adrian Lyne, Opera di Dario Argento (1987) e Trainspotting di Danny Boyle.

Il 20 marzo 2020, poi, i due fratelli hanno pubblicato insieme, Mixing Colour, unalbum che inserito all’interno di un progetto audiovisivo più ampio, intitolato A Quiet Moment. Per Roger Eno si è trattato di un vero e proprio debutto per l’etichetta Deutsche Grammophon (per saperne di più: https://bit.ly/3KUvsee)

Il prossimo venerdì 22 aprile, a distanza di due anni da Mixing Colour, Roger Eno pubblicherà The Turning Year, il suo debutto, questa volta da solista, per la stessa etichetta.

The Turning Year guida l’ascoltatore a guardarsi intorno, filtrando le immagini con gli occhiali di Roger Eno, in un mondo con immagini pastorali e composizioni che fluiscono liberamente. La musica è sapientemente eseguita da Eno come pianista, in alcuni brani insieme all’ensemble tedesco Scoring Berlin.

“The Turning Year è una specie di raccolta di racconti, fotografie o brevi scene, ognuna con le sue caratteristiche e allo stesso tempo collegata alle altre”, spiega Eno. “Ascoltarlo mi ha fatto riflettere su come viviamo nelle varie sfaccettature, sulle immagini fugaci che ci capitano sotto gli occhi, come camminiamo lungo la nostra esistenza, come ci accorgiamo dell’anno che cambia”.

L’album è costituito da un insieme di composizioni recenti e da alcuni dei brani più significativi che Roger Eno solitamente esegue nei suoi concerti.

Il brano meno recente inserito in The Turning Year è Stars and Wheels, nato vent’anni fa come un’improvvisazione che Roger suonava nella chiesa medievale di St. Gregory nel villaggio di Heckingham, Norfolk. Lo registrò subito dopo nel suo studio di casa e, sovrapponendo le velocità con cui veniva suonato, creò una metafora sonora di quello che lui stesso ha definito uno stato di “glorioso decadimento”, come quello che lentamente consuma le antiche mura della chiesa. Stars and Wheels è stato ulteriormente trasformato la scorsa estate quando Eno ha lavorato con il produttore dell’album Christian Badzura, Vice Presidente A&R New Repertoire di Deutsche Grammophon.

“La pubblicazione di Mixing Colours da parte di Deutsche Grammophon ha rappresentato per me un grande onore, un enorme complimento”, ricorda Roger Eno. “Non mi sarei mai aspettato che l’invito mi avrebbe portato a realizzare un album solista con loro. Mi ha dato la possibilità di riflettere sul mio intenso amore per la musica e la parte della Gran Bretagna in cui vivo. Ho pensato a com’è ora la Gran Bretagna, un luogo di divisione e disuguaglianza crescente, a com’era quando stavo crescendo e alla mia nostalgia per un posto migliore che non esiste più, o forse non è mai esistito”.

L’immagine di seguito, estratta dal video della title track dell’album, rappresenta l’essenza, la grandezza di questo artista ed è anche la prova tangibile di quanto le sue parole sul suo amore per la musica siano vere. E’ un artista che prova grande gioia e guarda con intensità i giovanissimi musicisti intorno a lui.

Di seguito, il link al video completo del brano:

The Turning Year include, direttamente nel booklet, note dello stesso Roger Eno, mentrela copertina è, invece, di sua figlia, Cecily Loris Eno.

Eno eseguirà la musica dell’album alla Haus Zenner nel Treptower Park di Berlino (12 maggio) e alla Purcell Room a Londra (14 maggio).

TRACKLIST

01 A Place We Once Walked
02 Slow Motion
03 Introit
04 Hymn
05 Clearly
06 The Turning Year
07 Bells
08 Hope (The Kindness Of Strangers)
09 On the Horizon
10 Innocence
11 Something Made Out Of Nothing
12 An Intimate Distance
13 Stars and Wheels
14 Low Cloud, Dark Skies

The Turning Year uscirà venerdì 22 aprile su etichetta Deutsche Grammophon.

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