Per Ryan Adams “Chris” è una seconda occasione

(Raffaella Mezzanzanica)

“In the future, everyone will be world-famous for 15 minutes” (“Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”). Tutti conoscono questa frase, da sempre attribuita al grande artista della pop art, Andy Warhol.

In effetti, pensandoci bene, siamo arrivati proprio a questo punto: dalle profezie di 1984 di George Orwell, ad un mondo in cui tutti siamo costantemente controllati e in cui tutti hanno la possibilità di essere famosi.

Che cosa significa essere famosi o avere potere? Sicuramente, tutto questo ha molti aspetti positivi, anche se, a volte, è soltanto l’inizio di un percorso senza ritorno.

Se parliamo, poi, di personaggi noti, di cui siamo abituati a leggere sui giornali, sui Social Media e su tutti i mezzi di comunicazione di cui oggi disponiamo, tutto è amplificato, nel bene e nel male.

E’ il 13 febbraio 2019 quando il New York Times pubblica un articolo intitolato: “Ryan Adams Dangled Success. Women Say They Paid a Price”. Leggendo l’articolo si scopre che diverse artiste accusano Ryan Adams di essersi offerto di lanciare la loro carriera in cambio di favori sessuali. Ad aggravare ulteriormente la sua posizione, la denuncia di una minorenne.

Quell’articolo – e le indagini da parte dell’FBI che ne sono successivamente scaturite – hanno rappresentato non solo la fase peggiore di notorietà dell’artista, ma ne hanno totalmente annientato la carriera. Se fino a quel momento, Ryan Adams era riconosciuto come “uno degli artisti più prolifici della sua generazione, un vero genio creativo e rispettato all’interno dell’industria discografica, anche per il suo gusto musicale”, tutto questo è stato cancellato in pochi minuti.

Già, perché al giorno d’oggi, grazie – o, forse, a causa – dei Social Media, le notizie fanno il giro del mondo in pochissimi secondi.

Le conseguenze di quell’articolo hanno avuto ripercussioni pesantissime su Ryan Adams, sia per la sua carriera – blocco dell’uscita di ben tre album che erano previsti per quell’anno e cancellazione di un tour mondiale – sia personalmente. Ryan Adams è sparito. Nessuno ha avuto più sue notizie per mesi e mesi.

A dicembre 2020, la svolta. Ryan Adams pubblica Wednesdays, il primo album a distanza di tre anni da Prisoner. Wednesdays è il primo di una trilogia di album, a cui seguirà Big Colors a giugno 2021 e, totalmente a sorpresa, Chris il 1° aprile 2022.

Wednesdays è un album acustico, intimo. In merito, Lindsey Buckingham ha affermato: “Ryan Adams again reminds us that as the world changes, we must also continue to aspire to remain ourselves, individually and collectively”.

Big Colors presenta suoni totalmente diversi, che rimandano agli anni ’80.

E, poi, qualche giorno fa, l’annuncio della pubblicazione del terzo album, Chris. Dapprima pubblicato solo in formato Mp3 sul sito della PAX AM, la casa discografica fondata da Adams stesso, successivamente è stato reso disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming.

Chris è un disco che parla di famiglia. L’album è una dedica al fratello, così come si evince da un post di Adams apparso sul profilo Instagram dell’artista (“I’m very grateful for you all, this album is about what my life was like during the time of losing my brother and so many other things. Thank you for being the kindest best fans ever”).

La “famiglia” è un altro punto dolente nella vita di Ryan Adams. Nato nel 1974, dopo l’abbandono del padre avvenuto quando Ryan aveva cinque anni, la famiglia – composta dalla madre, da Ryan, Chris e dalla sorella minore –  trovandosi in gravi difficoltà economiche, è costretta a trasferirsi a vivere con i nonni. Qui Ryan instaura un rapporto molto stretto con la nonna che diventa per lui un vero e proprio punto di riferimento.

C’è tanta sofferenza in questo album, in contrasto con la copertina, rappresentata da una foto privata che ritrae i nonni con Ryan e il fratello durante una festa di compleanno. Ad osservare il tutto gli occhi di Ryan, così come è oggi.

In Chris ritroviamo tutte le sonorità tipiche e care a Ryan Adams: la chitarra – da sempre elemento fondamentale dei suoi brani – quell’alternarsi di brani di matrice più “alternative” a quelli più marcatamente acustici. E’ un album che, per tantissimi aspetti ricorda Prisoner, ma che, in questa trilogia, rappresenta Ryan Adams in modo più vero.

Ciò che davvero conta è che Chris possa rappresentare davvero una seconda occasione per l’artista. 

Per chi scrive lo è stato. E’ stato come ritrovare un amico con cui si aveva bisogno di ricostruire un rapporto, avendo bene in mente che tutti, nella vita, abbiamo bisogno di dare o ricevere una “seconda occasione”.

Chris, il nuovo album di Ryan Adams, è stato pubblicato il 1° aprile 2022 su etichetta PAX AM Records.

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