PAUL MCCARTNEY UNPLUGGED

(Maurizio Calcante)

Quale che sia il vostro giudizio su MTV e sulla sua programmazione, all’ emittente di New York va riconosciuto il merito di aver lanciato un programma, Unplugged, che è diventato a partire degli anni ‘90 una trasmissione cult, un must, un punto di riferimento per tutti gli appassionati di musica.

La prima puntata di Unpluggedvenne trasmessa il 26 novembre 1989 ma anche in precedenza vi erano stati show televisivi di successo con la presenza di esibizioni acustiche dal vivo, rimasti però episodi sporadici: il 30 giugno 1979 la BBC trasmise The Secret Policeman’s Ball, un programma con finalità benefiche durante il quale Pete Townshend suonò Pinball Wizard, Drowned e Won’t Get Fooled Again con la chitarra acustica.

Due anni dopo lo spettacolo venne replicato col titolo di The Secret Policeman’s Other Ball: in quella occasione Phil Collins e Sting alternarono perfomance acustiche ad altre elettriche 

La prima puntata di MTV Unplugged presentò al pubblico televisivo tre concerti del gruppo rock inglese Squeeze (che aveva preso il nome dall’ultimo album dei Velvet Underground), della cantante americana Syd Straw e del chitarrista dei Cars, e successivamente dei Creedence Clearwater Revisited, Elliot Easton.

I primi 13 episodi, nei quali apparvero tra gli altri Don Henley ed Elton John, furono presentati dal cantautore americano Jules Shear.

All’inizio Unplugged fu accolto con un certo scetticismo. Fu solo durante la seconda stagione, quella andata in onda nel 1991, ed in particolare dopo il concerto di Paul McCartney, che la trasmissione divenne molto popolare a tal punto che più o meno tutte le star fecero richiesta di parteciparvi.

Lo show dell’ex Beatle fu registrato ai Limhouse Studios di Wembley e venne prodotto da Joel Gallen. McCartney prese alla lettera lo spirito della trasmissione e salì sul palco senza amplificatori, con il solo impianto voce e strumentazione acustica. Una serie di microfoni venne posizionato intorno al palco per rilevare il suono degli strumenti.

Insieme a lui c’erano la moglie Linda alle tastiere e percussioni, Hamish Stuart e Robbie McIntosh alle chitarre, Paul Wix Wickens e basso e Blair Cunningham alla batteria/percussioni.

Paul rispolverò per l’occasione alcuni suoi vecchi brani, suonò alcune cover, brani dei Beatles e tirò fuori dal cassetto I Lost My Little Girl, una canzone scritta verso la fine del 1956 quando aveva solo aveva 14 anni.

McCartney fu il primo artista che decise di pubblicare su disco la performance Unplugged. L’album uscì il 20 maggio 1991 e contiene in totale 17 brani.

La sua performance brillante e spiritosa, la genuinità delle interpretazioni, la freschezza che pervade tutte le tracce e la proposizione di diverse cover tra cui alcune versioni particolarmente efficaci di vecchi brani blues vennero particolarmente apprezzati sia dalla critica sia dal pubblico che ne decretò il successo commerciale, riportando l’ex Beatle nelle classifiche di mezzo mondo.

Il successo della trasmissione televisiva e dell’album incoraggiò altri artisti come Eric Clapton e Rod Stewart a partecipare al programma e a pubblicare su disco i concerti. Alcuni di questi sarebbero presto diventati dei best seller e avrebbero permesso loro di entrare in contatto con un pubblico più giovane e variegato.

Certo non tutte le puntate di Unplugged furono memorabili: alle apparizioni passate alla storia di McCartney, Clapton, Stewart, Nirvana, Alice in Chains, Alicia Keys, Robert Plant e Jimmy Page si sono alternate alcune performance non certo memorabili come quelle dei Korn o  altre note per le bizze dei musicisti, tipo quella che vide protagonista Liam Gallagher che prima  si rifiutò di salire sul palco con gli Oasis e poi si presentò in mezzo al pubblico fumando  e a prendendo in giro il fratello Noel che cantava al suo posto.

L’importanza della programmazione di Unplugged, andata in onda con regolarità sino a fine 2009, resta comunque innegabile. Se per alcuni artisti parteciparvi è stato un modo per dare nuova linfa alla loro carriera, ad altri il programma ha consentito di mostrare in pieno il proprio talento e di entrare in contatto con il loro pubblico a un livello più intimo e personale e di sperimentare cose che magari su altri palcoscenici sarebbero state improponibili.    

Paul McCartney Unplugged The Official Bootleg

Track list:

 1) BE-BOP-A-LULA
 2) I LOST MY LITTLE GIRL
 3) HERE THERE AND EVERYWHERE
 4) BLUE MOON OF KENTUCKY
 5) WE CAN WORK IT OUT
 6) SAN FRANCISCO BAY BLUES
 7) I’VE JUST SEEN A FACE
 8) EVERY NIGHT
 9) SHE’S A WOMAN
10) HI-HEEL SNEAKERS
11) AND I LOVE HER
12) THAT WOULD BE SOMETHING
13) BLACKBIRD
14) AIN’T NO SUNSHINE
15) GOOD ROCKIN’ TONIGHT
16 SINGING THE BLUES
17) JUNK

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