Paolo Nunin Band – The Road I’m On

Progressioni armoniche non scontate, liriche curate e un ricco background musicale, non solo del compositore ma anche degli interpreti a cui sono stati sapientemente assegnati i brani più adatti. Questi sono gli ingredienti di base della ricetta musicale di Paolo Nunin, musicista, chitarrista, batterista, compositore, arrangiatore e coordinatore dell’omonimo progetto musicale Paolo Nunin Band, un  ‘open project’, quasi un collettivo musicale.Il disco contiente 13 canzoni, 13 storie, tra esperienze personali dirette e visioni oniriche, interpretate da tre eccelse voci dell’ambito della musica americana in Italia. Paolo Nunin è riuscito a raccogliere intorno a questo progetto alcuni tra i migliori musicisti attivi nel settore e basati in Italia e tirare fuori il meglio da ciascuno di loro.
La prima traccia è anche la ‘title track’, The Road I’m On, la voce è quella di Loris Dellavetta in arte Big Cowboy e interpreta una retrospettiva di un momento particolare della vita del compositore: l’alba dei quarant anni e il secondo figlio. Un ‘homecoming’ dopo avere percorso molte strade. Ancora con la voce di Big Cowboy, la seconda traccia Cyber Cowboy dalla ricca armonia tratta dell’irrompere dell’informatica e delle nuove tecnologie.
Maybe, traccia numero 3, è uno dei due singoli che hanno accompagnato l’uscita del disco. Un classico western swing inpreziosito dalla grandissima interpretazione di Valentina Mazzaretto che ha anche cantato in duetto con Loris Dellavetta su I’ll Find You, un altro brano in stile classico di ispirazione bluegrass e sulla cowboy song completamente acustica Cowgirl.
L’altro interprete coinvolto in questo progetto musicale è Aaron Stone. In Running Too Fast ci racconta la fine di una storia d’amore in salsa Tex-Mex, tra clichet tipici della poetica prettamente country e accadimenti reali. La sonorità estremamente curata della canzone rappresenta la citazione/tributo alla nota Tequila Sunrise.
La presenza del cantante americano continua con la recuperata Someone To Blame, figlia degli anni ‘90 e della ‘everyday poetry’ caratteristica della country music, e con l’onirica Empty Bottle By The Couch. Ad Aaron Stone è stato affidato anche il secondo singolo dell’album, Mr Novembrer, metafora tra la fine di una stagione di baseball e una, meno fortunata, storia d’amore. Il ‘feel’ è quello newyorkese tipicamente anni ‘90 e Aaron Stone è accompagnato in duetto da Valentina Mazzaretto.
La realizzazione di un sogno da tempo inseguito è descritta in Dancing With You dove Aaron Stone è accompagnato, come negli altri brani da lui interpretati, dai backing vocals di Michela Carpenedo, un’altra splendida voce femminile del country italiano. La traccia numero 10, It’s Not Hard To Say Goodbye è ancora affidata a loro, un tipico uptempo con il violino protagonista e la partecipazione di Aaron Stone a questo lavoro discografico si conclude con Never Been Lucky With Blondes, il primo brano western swing mai scritto da Paolo Nunin.
Il brano di chiusura dell’album, Horses Trucks & Crazy Nights, affidato alla voce di Big Cowboy, riprende gli stilemi classici del ruolo che gli viene assegnato. Inizia con una citazione di un noto brano di George Strait e si conclude con il rumore di una portiera che si chiude e di un pick-up che si allontana, portando il protagonista verso acque meno agitate.
Oltre agli interpreti principali, i musicisti coinvolti in questa produzione sono veramente tanti e di alto livello, Il disco è stato recentemente ripubblicato da Go Country Records sia per il mercato digitale che per quello fisico.

(Go Country Records, 2020)

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