(Raffaella Mezzanzanica)
A gennaio 2020 abbiamo parlato con Maurizio Marsico del suo ritorno con The Greatest Nots, album frutto della collaborazione con Stefano Di Trapani, incontrato per la prima volta “allo Scugnizzo Liberato (Centro Sociale di Napoli) all’interno del Ué Festival, una manifestazione di musica e fumetti indipendenti vivacissima e vitale” (https://bit.ly/3Qtx4z4)
Prima ancora, nel 2018, Maurizio aveva pubblicato un nuovo disco, Post_Human Folk Music, con Monofonic Orchestra, definita “la sua creatura più prolifica” o il suo “alter ego”.
Lo scorso 2 giugno, a distanza di quattro anni dalla pubblicazione di Post_Human Folk Rock, è uscito Carnival – The Roger Stanza Sessions, un nuovo album di Monofonic Orchestra che vede la collaborazione di Roger Stanza, “italo-americano residente a Brighton dove seguì prima il faro dell’acid-house, DJ con il nome di *+§’ìf7 allo Zap e animatore di molti leggendari party segreti, e dove continua a vivere oggi dirigendo, fuori dal contesto musicale, gli uffici di Geography Enterprises, sulla scia delle sue specializzazioni in geografia comparata, campo in cui è un luminare a livello mondiale”.
Abbiamo chiesto a Maurizio Marsico di parlarci di questo nuovo album. Ecco che cosa ci ha raccontato.
D.: Come e quando è nata l’idea di ritornare con un nuovo album di Monofonic Orchestra?
M.M.: Da un paio d’anni avevo voglia di rientrare nei panni della mia identità segreta, come quei vecchi super eroi di Alan Moore. Ma questa volta Monofonic Orchestra è quasi un’intera Justice League, perché oltre a me c’è Mauro Tondini che ha co-prodotto l’album, Roger Stanza che l’ha riassemblato, rieditato e remixato, Roberto Giannotti che ha creato un artwork davvero degno di questo nome e gli amici ospiti Stefano Di Trapani, ODRZ e Francesco Zago che hanno ulteriormente impreziosito le tracce con i loro inimitabili interventi.
D.: Il titolo dell’album, Carnival, è un po’ emblematico del mondo in cui viviamo, un mondo in cui la tecnologica e i social media ci portano ad avere e a confrontarci con una proiezione distorta della personalità e in cui ognuno di noi indossa spesso e volentieri una maschera. E’ (anche) questo l’intento, il messaggio di questo nuovo album?
M.M.: Sì, decisamente. Le identità virtuali, il metaverso, celare, rivelare, impacchettare, spacchettare. ma anche altro…Abbiamo vissuto tutti in questi ultimi anni come fossimo comparse di un Carnevale grottesco permanente, sempre in bilico tra realtà e finzione, tra iperbole e indifferenza, nauseati da un uso oppressivo e manipolatorio di narrazioni discordanti spinte ai limiti dell’umanamente sopportabile. Il balletto osceno dei poteri più o meno forti che nemmeno sotto i missili accenna ad arrestarsi. Il ballo in maschera e in mascherina di politici impuniti, sempre in fuga dalle proprie responsabilità. Una parata lunghissima, eterna come un Carnevale di Rio lungo più di due anni, ma a tinte horror. Carnival è decisamente figlio del suo tempo, un disco per partecipare al ballo con un’altra solfa, che indossa la maschera della danza per dire una sua verità e si oppone a chiunque indossi la maschera della verità, per negarla. Se fossi un critico musicale conierei questo nuovo genere Dance Situazionista.
D.: Nell’album ci sono sicuramente due riferimenti/omaggi/tributi importanti: il primo ai Kraftwerk con “Trans Europe Express” e l’altro a Lou Reed con “Satellite of Love”, il tutto rivisitato alla maniera di Maurizio Marsico/Monofonic Orchestra. Che importanza hanno avuto nel tuo percorso artistico?
M.M.: … E c’è anche Hoola Hoola hit bubblegum dei Can a completare il trio di questi omaggi tributo. Sanciscono in un certo senso il mio imprinting e la mia appartenenza ad un modo “altro” di intendere la musica in generale e le canzoni in particolare, ma anche banalmente, il mio/nostro divertimento ad interpretarle nella maniera in cui l’abbiamo fatto, che senza Roger non sarebbe stata uguale.
D.: Come è nata la collaborazione con Roger Stanza?
M.M.: Roger è un amico di vecchissima data, sia mio che di Mauro Tondini, ma da quando si trasferì a Brighton l’avevamo totalmente perso di vista. Poi durante un momento di impasse in studio di registrazione è venuto in mente a tutti e due, quasi in contemporanea come l’unico che avrebbe potuto aiutarci a risolvere la situazione e, in effetti, alla fine così è stato. Dopo tante laboriose ricerche siamo riusciti a contattarlo e a farlo intrippare ben bene all’intero progetto. Il suo contributo è stato talmente importante e risolutivo, che abbiamo voluto includere il suo nome nei titoli di testa dell’album.
D.: Dopo “The Greatest Nots” hai nuovamente deciso di affidarti a Plastica Marella, “editore in modo moderno” e sicuramente anticonvenzionale. Come è stata questa nuova collaborazione?
M.M.: All’insegna della comunicazione non verbale. Mauro, Roger, Roberto ed io abbiamo frequenti conversazioni telepatiche, a volte stringatissime, a volte estenuanti ma sempre costruttive. Mi rendo conto di come ciò possa apparire decisamente incredibile, ma giuro che è più vero di quanto non sembri.
Carnival – The Roger Stanza Sessions è disponibile su tutte le principali piattaforme digitali, nonché in una versione in vinile 12’’ 140 g in edizione limitata (300 copie) disponibile sul sito di Plastica Marella.
https://recordu.lnk.to/carnival
Credits:
LATO A
01 Sant’Agostino
Radio Voices: Gianni De Berardinis + Maurizio Marsico
Production: Maurizio Marsico + Mauro Tondini
Cut-Up: Roger Stanza
02 Rebel Rock 2 – Marsico – ODRZ Cutting
Metals: Maurizio Marsico + ODRZ
Edit: Roger Stanza
03 Hoola Hoola – Roger Stanza Dooma Dooma Dub
Production: Maurizio Marsico + Mauro Tondini
Remix: Roger Stanza
04 Chinese Trans Espresso – A MarsicoDiTrapani Adventure
Production: Maurizio Marsico + Mauro Tondini
Remix (1st half): Stefano Di Trapani
Edit: Roger Stanza
05 Trans Europe Express – Roger Stanza Dial X Mix
Production: Maurizio Marsico + Mauro Tondini
Guitar: Francesco Zago
Remix & Phone Calls: Roger Stanza
LATO B
06 Bills
Piano: Maurizio Marsico
Channels Dubs: Roger Stanza
07 Videodrome Megamix
Radio Voices: Gianni De Berardinis + Maurizio Marsico
Production: Maurizio Marsico + Mauro Tondini
Cut-up: Roger Stanza
08 Clockwork Orango Overture
Production: Maurizio Marsico + Mauro Tondini
Speed: Roger Stanza
09 Satellite Of Love – Roger Stanza Wall Of Sound Dub
Production: Maurizio Marsico + Mauro Tondini
Remix: Roger Stanza
10 Racer
Production: Maurizio Marsico
Dubs, Stabs & Coyote Traps: Roger Stanza
11 Funk You
Production: Maurizio Marsico + Mauro Tondini
Guitar: Massimo Mariani
Executive Production: Roberto Giannotti