MAURIZIO GNOLA GLIELMO – BEGGARS AND LIARS

(Aldo Pedron)

Maurizio Gnola è sicuramente uno dei migliori chitarristi in assoluto nel panorama blues-rock italiano ormai da alcuni decenni.  Si parte dal 1991, data del suo primo ellepì First Step per arrivare ad un più recente e fantastico album Down The Line del 2015 attribuito alla Gnola Blues Band.

Per questa nuova avventura, il chitarrista e bluesman pavese ha deciso di usare soltanto il proprio nome e di incidere e pubblicare Beggars And Liars come solista. Ciò non toglie che ad accompagnarlo ci sono alcuni musicisti assai fedeli in questi ultimi anni (sia su disco che dal vivo) con il poliedrico Cesare Nolli (basso, chitarre, batteria, percussioni, cori e al mixaggio del CD), Roger Mugnaini alle tastiere, Nick Taccori alla batteria, Jimmy Ragazzon all’armonica e Paolo Legramandi al basso.

Un plauso quindi a Gnola per essere riuscito a reagire con coraggio a questo periodo buio di pandemia consegnandoci un nuovo disco di grande spessore. Maurizio Gnola Glielmo, chitarrista sopraffino, oltre a proporre blues, shuffle e cover come soltanto lui riesce a fare divinamente, in questo nuovo disco percorre strade inedite con sonorità soul ed accenni pop-rock.

L’iniziale Ain’t Got No Place To Go di oltre cinque minuti vede una ormai confermata e stretta collaborazione tra Gnola ed Edward Abbiati come autori qui interpretata soltanto a due con Maurizio voce e dobro e Cesare Nolli chitarra elettrica, basso, batteria e percussioni in degna apertura di Beggars And Liars, A seguire con un passo e ritmo elettroacustico No Way Outta Here a firma Glielmo-Jimmy Ragazzon è musica sudista con Jimmy all’armonica e Maurizio alla chitarra slide.  Due le cover, entrambe ben riuscite come Baby’s Gonna Kick di John Hiatt dal suo album Terms Of My Surrender del 2014 qui in una versione country-rock e la conclusiva You Left The Water Running un brano soul scritto da Dan Penn, Rick Hall e Oscar Franks inciso ai Muscle Shoals (Fame Studios) in Alabama ed inciso da Otis Redding, Wilson Pickett, Barbara Lynn e molti altri.     

In Beggars And Liars inciso da Gnola alla Fireplace Room di Lurago Marinone in provincia di Como si respira invece la magnifica atmosfera anni ’60 sudista dove si esibivano ed incidevano artisti come Otis Redding, Aretha Franklin, Wilson Pickett, o session-men come Duane Allman, Eddie Hinton coadiuvati da grandi autori come lo stesso Dan Penn, Donnie Fritts, Wayne Carson Thompson e Spooner Oldham. 

Always Been There una composizione del polistrumentista Cesare Noli é una splendida ballata d’amore (dedicata ad una persona che non c’è più) e tra i brani miglior dell’intero album. I Got Hurt scritta da Edward Abbiati sembrava di averla già ascoltata ed infatti era apparsa nel suo album solista Beat The Night del 2019 e con lo stesso Edward Abbiati qui alla voce nella parte finale e dal chiaro piglio soul. Judgement Day ha il mood dei pezzi alla J.J Cale, Eric Clapton, Mark Knopfler ed Albert Lee con Cesare Nolli al banjo e Roger Mugnaini al piano. Evil Eye è firmata da Gnola e Gianni Rava, un amico di vecchia data e ripropone e conferma la bravura di Maurizio Gnola Glielmo che spesso con Jimmy Ragazzon e Edward Abbiati (abitano tutti e tre nella stessa zona) si prefiggono la stessa unità d’intenti riuscendo a proporre una scrittura di brani di grande eccellenza e musica di alto livello, di buon gusto e con sonorità e melodie decisamente americane e sudiste. 

In Something is Changing (Glielmo-Gianni Rava) una ballata di grande spessore alla J.J. Cale spicca il glockenspiel, uno strumento idiofono che consiste in due file di lamelle metalliche ordinate orizzontalmente come una tastiera di pianoforte che si estende da un’ottava fino a tre ottave e simile allo xilofono qui suonato da Paolo Legramandi. Un disco influenzato anche dal folk e da quel rock-blues asciutto e desertico con un groove che si prende il suo spazio nelle canzoni, senza fretta. Il cosiddetto Tulsa Sound di J.J. Cale definito anche Laid Back (rilassato) con sonorità a metà strada tra country, blues e rock. Con Stay With Me ci caliamo nel profondo Mississippi dai suoni blues caserecci, vecchio stampo, tradizionali.

10 brani di oltre 43 minuti che caratterizzano Beggars And Liars per un titolo emblematico che significa mendicanti e bugiardi.

Le peculiarità che fanno amare Gnola da sempre sono i suoi tocchi o virtuosismi di chitarra di gran classe (spesso con la slide) ma senza mai esagerare, senza assoli interminabili o senza autocelebrarsi ma andando diretto al cuore e ai suoni pulsanti della sua musica. 

Beggars And Liars é un disco piacevolissimo, corposo, suonato divinamente senza alcun dubbio altamente consigliato a tutti e per tutti.

(Appaloosa Records / I.R.D.)

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