Ma il Sole quanti raggi ha? I Grandi rispondono alle domande impossibili dei bambini

(Andrea Romeo)

E’ arrivato in libreria, da circa un anno, il volume illustrato Ma il Sole quanti raggi ha? curato dai giornalisti Cristiana Bonzi ed Alberto Giannoni ed illustrato da Giorgio Maria Romanelli, un libro di racconti brevi all’interno dei quali coloro che vengono comunemente definiti “i grandi” provano a rispondere ad una serie di domande, talvolta ritenute “impossibili” che vengono loro poste dai bambini.

Quattordici narrazioni, ma soprattutto quattordici situazioni spesso dettate da quesiti sorprendenti, scritti da personaggi dei nostri tempi, ognuno dei quali decisamente conosciuto nel proprio ambito professionale; oltre a noti personaggi dello sport, della politica, del giornalismo, della scienza, all’interno di questo gruppo di personaggi trova posto anche la musica, grazie a Filippo Massara, da oltre cinquant’anni, ricercatore e operatore nell’ambito degli effetti che la musica ed il canto svolgono, a livello psicologico e fisico, sulla mente e sul corpo umano, ed il cui ascolto agisce positivamente sul sistema psico-neuroendocrinologico-immunologico in ogni età della vita, creatore inoltre del percorso di stimolazione musicale e vocale per i piccoli Il Grembo Armonico, e ad un musicista d’eccezione, Christian Meyer, considerato tra i migliori batteristi europei, per oltre trent’anni membro del gruppo Elio e le Storie Tese, creatore, insieme ad alcuni suoi colleghi, di una band unica, per sole batterie, La Drummeria, orchestra di percussioni formata oltre che da Meyer da altri quattro batteristi: Maxx Furian, Ellade Bandini, Paolo Pellegatti e Walter Calloni, collaboratore di numerosi artisti italiani ed internazionali, attualmente componente del Trio Bobo (da lui co-fondato nel 2002), insieme al bassista Faso ed al chitarrista Alessio Menconi, e molto attivo con una serie di progetti musicali dedicati specificamente alle scuole.

A fare da sfondo alla realizzazione di questo volume, l’obiettivo da tutti condiviso di sostenere l’associazione milanese Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli, che ha la propria sede all’interno dell’omonima clinica, fondata da Paola Bonzi nel 1984, con l’obbiettivo di aiutare le maternità difficili.

E fa davvero molto piacere che la musica, attraverso due rappresentanti di livello, sia stata presa in considerazione all’interno di un’opera che affronta, in maniera semplice, diretta, e da un’ottica davvero inconsueta, il rapporto tra i bambini ed il mondo adulto.

Filippo Massara si prende davvero una bella responsabilità provando a dare risposta ad un quesito che, in linea di massima, ha coinvolto intere generazioni di studenti, grazie al racconto scritto per questo libro sollecitato dalla domanda impossibile: “Ma perché non si può fischiare in classe?” in cui sottolinea l’importanza della sensibilità verso la musica e dello sviluppo dell’immaginazione, due preziosi talenti che vanno coltivati sin da piccoli anche attraverso il disegno; Christian Meyer da parte sua, viene messo di fronte ad un quesito che, pur nella sua apparente semplicità, affronta un argomento che, specialmente di fronte alla realtà odierna, può essere considerato davvero “enorme”: “Ma se andiamo in Africa diventiamo africani?

Domande di questo tipo, poste oltretutto da soggetti che per semplici e mere questioni anagrafiche non hanno ancora come gli adulti una serie di retropensieri complessi, sono assolutamente spiazzanti, e lo sono per diversi motivi, non ultimo il fatto di essere pressochè impreviste, per cui necessitano, intanto, di risposte assolutamente non banali, dato che i bambini assorbono le informazioni ed iniziano ad elaborarle costruendosi, anche involontariamente, quella coscienza personale che li condurrà all’età adulta.

Ma soprattutto nell’immediato, essendo comunque immersi anch’essi nel vasto mare della comunicazione e delle sue sollecitazioni visive e verbali, hanno un assoluto bisogno di indicazioni reali, corrette, credibili e veritiere, perché è a partire anche da questi dati che inizieranno il loro percorso di sviluppo culturale personale.

Ovviamente non “spoilereremo” le risposte che, Massara e Meyer, hanno proposto ai loro piccoli lettori ed ascoltatori, perché vale davvero la pena di leggerle, e di capire come il musicologo ed il musicista si siano confrontati con i quesiti a loro indirizzati.

Per completezza va detto che il “grande” che ha provato a contare i raggi del sole è l’astronauta italiano Paolo Nespoli mentre le altre firme che hanno accettato di confrontarsi con questi giovanissimi interlocutori sono quelle di Francesco Toldo, calciatore e Valentina Marchei, pattinatrice, Leonardo Manera, attore e Simona Arrigoni, giornalista, Beppe Sala, politico e Gian Vincenzo Zuccotti, medico, Giancarlo Perego e Giannino della Frattina, giornalisti. Maura Levi, medico, oltre a Davide Romano, in passato assessore alla Cultura della Comunità Ebraica ed oggi direttore del Museo della Brigata Ebraica, Daniele Marzano, papà-blogger, ed Emanuela Niada, scrittrice.

Cultura, musica, scienza, sport, comunicazione sono cinque settori importanti, indiscutibilmente fondamentali nell’ambito della formazione e della crescita individuale, e rappresentano cinque approcci differenti verso una serie di quesiti spiazzanti, che li coinvolgono direttamente, quesiti dai quali non possono affatto sfuggire anche perchè le domande proposte possiedono, nella loro apparente semplicità, una profondità tale da mettere davvero a dura prova chi, nel fornire una possibile risposta, si deve confrontare con una serie di suggestioni inaspettate e, per certi versi, quasi disorientanti.

A cura di Cristiana Bonzi con Alberto Giannoni, illustrato da Giorgio Maria Romanelli. Con una dedica di Liliana Segre.

(Ed. Crealibri/Edicart Style, 2020)

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