Luna a forma di osso

(Bartolo Federico)

Gli anni settanta, roba datata, preistoria del rock, capelloni e spinelli, polvere e vento. La California, la terra dell’uva, la chiamò Jack. E poi i Doobie Brothers. Si lo so, non c’entrano un cazzo adesso. Melodie raffinate, roba di facile ascolto, dicevano i più intransigenti. Una macchina perfetta del rock business. Musica da radio a modulazione di frequenza. Certe cose non tornano, e ci si sente ridicoli anche a sentire certa musica. Perché non sei alla moda, non sei figo, non sei al passo del nuovo. Ma io me ne fotto, come ho sempre fatto, e vado dritto per la mia strada. Volevo tornare laggiù in qualche modo, per indossare ancora certi ricordi. Che male c’è? Mi piacciano sempre quelli che viaggiano fuori mano, anche se è solo per farti un dispetto. E poi in Stampede anno 1975, ci sono Ry Cooder, Bill Payne dei Little Feat, Maria Muldar, Curtis Mayfield, gente che si è tenuta lontano dalle grandi strade del business, e che si è cambiata d’abito dietro un distributore di benzina della Shell.A suo tempo l’ho scovato quasi per caso, mentre se ne stava rannicchiato nel reparto dei forati della Warner. Bassifondi del rock li chiamavano. Adatti alle tasche di sfaccendati, di gente che come me, non aveva mai una lira. Arrivò con uno strano sorriso in quei giorni della strada selvaggia, delle insegne al neon, delle cadute, dell’asfalto nero e lucente, della liberta, delle lacrime, delle passioni irrefrenabili, della mia impulsività. Con quell’aria da straniero che mi portavo appresso, era solo per un miracolo se restavo ancora in piedi. In quelle notti di seghe, di stordimenti, immaginavo il west, i saloon, i cespugli, i muri cadenti, e quelle vecchie case perse nella prateria. Stavo andando. Non so dove. Adesso è solo un rimpatrio tra vecchi amici di sbronze. Ma allora era un continuo camminare senza stare in guardia, solo per vedere cosa nascondeva la notte nei suoi silenzi. E poi c’era sempre quella luna a forma di osso che s’ingrossava nel cielo, e illuminava i passi di chi ritornava a casa.

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