La parabola ascendente di Steve Winwood raccontata da Pasquale Boffoli.

(Maurizio Galli)

Finalmente anche da queste parti qualcuno si è deciso ad omaggiare il grande Steve Winwood! A colmare questa grave lacuna ci ha pensato Pasquale Boffoli, giornalista freelance nonché cantante/armonicista in vari gruppi.

Ben pochi sono stati gli artisti, o forse è l’unico, che hanno saputo attraversare ad altissimi livelli la storia della musica inglese con tre gruppi davvero epocali come lo Spencer Davis Group dal 1963 al 1967, i Traffic dal 1967 fino al 1974) e last but not least il supergruppo Blind Faith: nato dall’idea di Eric Clapton, ex chitarrista dei Cream, Ginger Baker e per l’appunto Steve Winwood, ex chitarrista e tastierista dei Traffic.

Steve Winwood è senza dubbio una delle figure di maggior talento, eleganza e visione che il pop abbia mai partorito. Ragazzo prodigio nello Spencer Davis Group (co-autore di un grande classico come Gimme Some Lovin’ alla tenera età di 18 anni), leader dei Traffic e mattatore nei Blind Faith, resta anche in seguito da solista un autore ricco di inventiva, un versatile polistrumentista, intrattenitore di lusso, musicista provetto, abilissimo nel giocare su più tavoli. Concede poco a chi sogna genialoidi impennate ma le sue canzoni sono sempre coinvolgenti, talvolta levigate ma di grande spessore. Il suo è l’universo di un musicista tra i più completi e fertili nel panorama della rock internazionale con quell’organo Hammond suonato con rara maestria e quella voce inossidabile da “negro bianco” che ha saputo fondere con naturalezza il soul black e il rock white.

In “Le nove vite di Steve Winwood” Pasquale Boffoli (in alcune parti sapientemente affiancato dal fratello Ciro) ripercorre con passione, in modo dettagliato e puntuale l’intera fluviale carriera dell’artista, oggi splendido settantenne amato e riverito da ogni collega e da tutti i veri appassionati di musica. Il libro, di 120 pagine, è arricchito oltre dalla dettagliata discografia di ogni band in cui ha gravitato l’artista anche dall’utilissima traduzione di alcuni significativi brani che ne hanno costellato la carriera. La prefazione del libro è curata da Aldo Pedron.

Un libro, “Le nove vite di Steve Winwood”, che non deve assolutamente mancare nella biblioteca di qualsiasi appassionato di musica che si fregi di tale titolo.

PASQUALE BOFFOLI
Barese, giornalista freelance e cantante/armonicista in vari gruppi, ha scritto per numerose webzine, tra cui Ondarock, MusicLetter e CoolClub. È autore dei volumi Bari Rock Days (2016) e Distorsioni sonore del terzo Millennio (2019). Ha diretto il premiato webmagazine Distorsioni fino al 2019 e ora scrive per Frastuoni.it.

(Arcana, 28 gennaio 2021)

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