La ballata di John e Yoko: breve cronaca di un viaggio di nozze

(Maurizio Calcante)

John Lennon era un tipo impulsivo e dotato di un grande senso dell’umorismo. Nessuno quindi nell’entourage dei Beatles si stupì troppo quando il 14 marzo del 1969, due giorni dopo il matrimonio di Paul e Linda (a cui, visti i rapporti tesi all’interno del gruppo, lui George e Ringo non erano stati invitati) dichiarò che sarebbe partito con Yoko per il viaggio di nozze. A John non sembrava vero di poter rubare l’attenzione all’amico di una vita.

C’era solo un problema di piccolo conto che i due però pensavano di poter risolvere brillantemente in corso d’opera: John e Yoko, incontratisi la prima volta il 7 novembre 1966 ad una esposizione dell’artista giapponese, non erano ancora sposati
Il primo tentativo per unirsi in matrimonio venne fatto a Southampton, quando la coppia cercò di farsi sposare dal capitano di un battello: cosa però impossibile perché la futura moglie non era inglese e non disponeva dell’apposita autorizzazione per la cerimonia.
I due allora si recarono a Parigi solo per scoprire che non era così semplice per due stranieri organizzare in poche ore un matrimonio in riva alla Senna. La soluzione venne infine trovata da Peter Brown, un assistente alla Apple: essendo Gibilterra un protettorato inglese con specifiche autonomie, John e Yoko avrebbero potuto sposarsi lì in poco tempo senza particolari problemi. Il 20 marzo del 1969 pertanto la coppia si recò a Gibilterra dove il console britannico Cecil Wheeler, con una breve cerimonia, li unì in matrimonio (il secondo per entrambi).

Nella stessa giornata i coniugi tornarono con un volo privato a Parigi e lì soggiornarono all’hotel Plaza Athenee. In quei giorni, il 24 marzo, i due furono intercettati da fotografi e fan mentre andavano a cena con Salvador Dalì.

Lennon e signora lasciarono la capitale francese il 25 marzo per recarsi in auto ad Amsterdam dove soggiornarono all’Hilton nella suite presidenziale (ora chiamata John & Yoko suite) e diedero vita al più famoso Bed-In della storia. Tutti i giorni sino al 31 marzo la coppia tenne infatti quotidianamente, seduta a letto ed in pigiama, delle conferenze stampa a giornalisti di tutto il mondo per parlare di amore e pace.

Il 31 marzo lasciarono la capitale olandese e si recarono a Vienna dove soggiornarono all’Hotel Sacher e presenziarono alla prima del film diretto da Yoko “Rape”.

In quell’occasione tennero una nuova conferenza stampa: questa volta non a letto ma completamente avvolti in un telo di plastica.

Il 1° aprile tornarono a Londra perché John voleva continuare a lavorare ad una canzone che aveva iniziato a scrivere qualche giorno prima a Parigi, a cui aveva provvisoriamente dato il titolo di “They’re going to crucify me” e nella quale aveva pensato di raccontare gli avvenimenti delle ultime due settimane.

In quei mesi i rapporti tra i componenti dei Beatles erano particolarmente tesi, quasi del tutto compromessi: alle discussioni ed alle liti scoppiate nel gennaio precedente durante la registrazione di quello che poi sarebbe diventato l’album Let It Be (ben documentati dal film di Michael Lindsay-Hogg) si erano aggiunte le tensioni nate in seguito alle dispute relative a chi far svolgere il compito di manager della band. Mentre John, George and Ringo volevano assumere Allen Klein, che già seguiva gli interessi dei Rolling Stones, Paul voleva ingaggiare lo studio Eastman and Eastman, parenti di Linda.

Nonostante queste tensioni e senza alcun preavviso, il 14 aprile John e Yoko si presentarono a casa di Paul a Cavendish Avenue (nel frattempo anche i McCartney, che avevano trascorso la luna di miele negli Stati Uniti, erano tornati in Inghilterra) in quanto John non riusciva a terminare il brano. L’entusiasmo di John per la nuova canzone, che lui vedeva come il nuovo singolo dei Beatles, fu talmente contagioso che Paul si prestò di buon grado a dare una mano.

Ancora una volta l’intesa musicale, quasi magica, tra i due funzionò alla grande ed in breve terminarono la canzone a cui venne dato il titolo definitivo di The Ballad of John & Joko.

Lennon volle a tutti i costi andare subito in studio di registrazione in quanto non era soddisfatto dal precedente singolo Get Back, da lui ritenuto una sbiadita copia di Lady Madonna. Prenotò così per il pomeriggio gli Abbey Road Studios dove Paul e John vennero raggiunti dal produttore George Martin e dal sound engineer Geoff Emerick.

George Harrison, che in quei giorni era all’estero, e Ringo Starr, che era impegnato con Peter Sellers nelle riprese del film “The Magic Christian”, non erano disponibili e così Lennon e McCartney suonarono tutti gli strumenti ed incisero tutte le parti vocali.

La canzone, considerata dagli autori una opera di giornalismo musicale, venne pubblicata come singolo il 30 maggio 1969 mentre Get Back era ancora in testa alle classifiche e raggiunse il primo posto della chart inglese dei singoli il 10 giugno 1969.

The Ballad of John and Yoko è passato alla storia (ma questo allora John e Paul non lo sapevano ancora) perché è stato l’ultimo brano scritto insieme dalla coppia Lennon e McCartney e per essere stata l’ultima canzone registrata dai Fab Four con lo scopo preciso di essere pubblicata come singolo (successivamente venne inclusa nelle antologie Hey Jude, 1967-1970 e Number 1)


Fermi al porto di Southhampton
Cercando di raggiungere l’Olanda o la Francia
L’uomo con l’impermeabile ci disse dovete tornare indietro
sapete non ci hanno dato nessuna possibilità
Cristo! Sapete non è facile
Sapete come può essere difficile
Per come stanno andando le cose
Finiranno per crocifiggermi

Atterrati finalmente a Parigi
Luna di miele in riva alla Senna
Peter Brown ci chiamò per dire potete farcela,
Potete sposarvi a Gibilterra vicino alla Spagna
Cristo! Sapete non è facile
Sapete come può essere difficile
Per come stanno andando le cose
Finiranno per crocifiggermi

Guidando da Parigi all’Hilton Hotel di Amsterdam
Parlando nei nostri letti per una settimana
i giornali hanno scritto, dite, che cosa state facendo a letto?
Ho risposto stiamo solo cercando di avere un po’ di pace
Cristo! Sapete non è facile
Sapete come può essere difficile
Per come stanno andando  le cose
Finiranno per crocifiggermi.

Risparmiando i vostri soldi per i momenti duri
Dando tutti i vostri vestiti in beneficenza
La notte scorsa la moglie ha detto
Oh ragazzo, quando sarai morto
Non porterai con te nient’altro  che la tua anima
Pensa!

Fatto un viaggio lampo a Vienna
Mangiando una sacher dentro un sacco
I giornali hanno detto lei gli ha dato alla testa
Sembrano proprio due guru travestiti

Cristo! Sapete non è facile
Sapete come può essere difficile
Per come stanno andando le cose
Finiranno per crocifiggermi.

Preso il primo volo per Londra
Cinquanta ghiande chiuse in un sacco
i giornalisti ci dissero vi auguriamo successo
È bello avervi di nuovo qui
Cristo! Sapete non è facile
Sapete come può essere difficile
Per come stanno andando le cose
Finiranno per crocifiggermi.

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