(Maurizio Calcante)
“Hi Buckaroos, it’s Scamp Walker Time Again!” Con queste parole Jerry Jeff Walker diede il via a ¡Viva Terlingua! , uno degli album di musica texana più innovativi ed amati di sempre.
E pensare che Jerry Jeff Walker era tutto tranne che un texano: nato a Oneonta, nello stato di New York il 16 marzo 1942, Ronald Clyde Crosby, questo il suo vero nome, alla fine degli anni cinquanta era diventato membro di una band di ragazzi del luogo chiamata The Tones e spesso accompagnava con la chitarra i suoi nonni che suonavano il piano ed il violino nelle fiere dei paesi vicini.
I Tones ebbero la possibilità di sostenere un provino a Philadelphia per apparire ad American Bandstand di Dick Clark, uno dei programmi musicali più amati di quegli anni, ma non passarono le selezioni. Grazie a Sol Rabinowitz, un locale produttore discografico, riuscirono però ad incidere una demo per la Baton Records di New York ed ottennero un contratto discografico. La label però ritenne che Crosby non fosse sufficientemente bravo come chitarrista e pretese che il suo posto venisse preso da un sessionman.
Crosby abbandonò allora la band, si iscrisse alla Guarda Nazionale ma dopo aver disertato venne congedato con disonore.
La sua sete di avventura lo portò a viaggiare in autobus ed in treno per guadagnarsi da vivere a New Orleans, Miami e New York, spesso accompagnato dall’amico scrittore e poeta H.R. Stoneback.
Cambiato il suo nome prima in Jerry Ferris, poi in Jeff Walker e successivamente in Jerry Jeff Walker, Crosby si trasferì a metà degli anni ‘ 60 al Greenwich Village di New York, dove fondò con Bob Bruno un gruppo chiamato Circus Maximus con il quale incise due album che svariavano tra sonorità folk ad altre quasi jazz
Insoddisfatto della direzione musicale voluta da Bruno, Jerry Jeff decise di lasciare anche i Circus Maximus e di concentrarsi sulla musica folk. Dopo aver vagabondato tra New Orleans, le Keys e le spiagge della Florida si stabilì infine ad Austin, dove entrò in contratto con musicisti locali come Bob Livingston e il “cosmic cowboy” Michael Murphey.
Con l’aiuto di David Bromberg e Ron Carter incise il suo primo lavoro da solista, pubblicato nel settembre del 1968, in cui abbinò ballate nelle quali l’influenza di Bob Dylan era ancora molto evidente ad altri brani decisamente più country, come la ballata Mr. Bojangles che, portata al successo dalla Nitty Gritty Dirt Band nel 1972 e poi ripresa da tanti altri artisti tra cui Bob Dylan, rimane il suo brano più famoso
A Mr. Bojangles seguirono altri 4 dischi che pur non lasciando il segno nelle classifiche di vendita gli permisero di farsi un nome nei circuiti musicali di Austin e del Texas.
Driftin Way of Life, uscito nel 1969, è un album composto principalmente da canzoni country mentre Five Years Gone, pubblicato nel 1970, venne registrato a Nashville con musicisti locali. Il disco ha come punti di riferimento la musica folk fine anni ‘60 e contiene ballate davvero importanti come Season Changed, A Letter Sung To Friends e Help Me Now che evidenziano una importante crescita di Jerry Jeff sia come musicista sia come autore.
Bein Free, pubblicato sempre nello stesso anno, è un disco country rock suonato splendidamente, molto accurato sia nei testi sia nelle parti strumentali e resta con Five Years Gone il lavoro più interessante della sua prima produzione.
Walker si spostava in quei mesi tra Austin e Coconout Grove, dove viveva in una grande casa in riva al mare insieme ad altri musicisti, Freddie Neil, Dion, tutti impegnati in quel periodo a suonare nei locali della zona. In quei giorni a casa sua era possibile incontrare anche David Crosby, Joni Mitchell, Willie Nelson e Jimmy Buffett, venuti in Florida per cercar riparo da un autunno particolarmente freddo.
Nel 1972 Walker pubblicò il suo quinto ed omonimo album , inciso tra New York ed Austin
Il disco segnò l’inizio della collaborazione con Michael Brovsky e diede un notevole impulso alla sua carriera. Ricco di canzoni splendide come Charlie Dunn, That Old Beat-up Guitar, Hill Country Rain ed arricchito dalle cover di due canzoni di Guy Clark, L.A. Freeway e That Old Time Feeling l’album presenta un suono fresco, all’avanguardia, folk rock e country insieme
Jerry Jeff nel frattempo aveva conosciuto un personaggio molto interessante, John Russell Hondo Crouch, scrittore e umorista nato in Texas nel 1916, che aveva acquistato nel 1970 Luckenbach, una piccola cittadina nella Hill Country fondata dall’immigrato tedesco Albert Luckenbach nel 1849.
Autoproclamatosi sindaco Hondo si impegnò a fondo per rilanciare il posto, ideando un dettagliato programma di bizzarri eventi annuali come la festa del chili per sole donne o la giornata degli imbrattatori di fango. Il suo motto era che chiunque poteva diventare qualcuno a Luckenbach.
La sua fama era molto difficile da spiegare ma per molte persone, in particolare i musicisti ed i cantautori del Texas rurale, in breve tempo Hondo divenne una specie di eroe.
Jerry Jeff Walker, che vedeva in Hondo una figura quasi paterna, decise di incidere un album live proprio a Luckenbach, nella sala da ballo cittadina.
La sera del 18 agosto 1973 quasi 300 persone pagarono 1 dollaro per partecipare a una delle sessioni di registrazione del disco al quale Walker aveva già assegnato il titolo di ¡Viva Terlingua!
Nonostante l’assoluta mancanza di pubblicità si creò una tale aspettativa per l’evento che molte persone arrivarono anche dalle contee limitrofe.
Jerry Jeff si presentò sul palco con The Lost Gonzo Band, che già aveva partecipato alla incisione dell’album precedente e che allora comprendeva Bob Livingston al basso, Gary P. Nunn alla chitarra, Michael McGeary alla batteria, Herb Steiner alla pedal steel, Craig Hillis alla chitarra solista, Mickey Raipheld all’armonica a bocca a cui si aggiunsero tre ragazze del posto ingaggiate per l’occasione: Kelly Dunn alle tastiere, Mary Eagan al violino e Joanne Vent background vocalist.
Solo due canzoni tra quelle suonate dal vivo quella sera vennero alla fine inserite nell’album: Up Against The Wall Redneck Mother, cover di un brano di Ray Wylie Hubbard dedicata con molto humour ad una madre redneck il cui figlio aveva “trentaquattro anni e beveva con un honky-tonk, prendendo a calci gli hippy” e London Homesick Blues, che non venne cantata da Jerry Jeff Walker ma dall’autore del brano, Gary P. Nunn. London Homesick Blues, che chiude in modo superlativo il disco, è diventata nel tempo un inno per tutti gli appassionati di musica texana ed è stata usata per oltre 30 come sigla finale del programma musicale Austin City Limits.
Le altre canzoni presenti in !Viva Terlingua! , tra cui la iniziale autobiografica Gettin By, erano state scritte per l’occasione e registrate sempre dal vivo ma senza la presenza del pubblico nei giorni precedenti utilizzando una unità di registrazione mobile chiamata Dale Ashby and Father che era stata procurata da Michael Brovsky.
Tra i rimanenti brani brillano una struggente versione di una canzone allora inedita di Guy Clark Desperados Waiting for The Train ela divertente Sangria Wine in cui Walker mette in musica la sua ricetta per preparare al meglio la bevanda
!Viva Terlingua, che alcuni definiscono uno dei migliori album live mai pubblicato da un cantautore, è entrato di diritto nella storia della musica country, folk ed honky tonk. Il disco, pubblicato nel novembre 1973, contiene grandi canzoni, talvolta ancora grezze, talvolta perfette, ma tutte presentano sonorità fresche e coinvolgenti ed è facilmente percepibile già ad un primo ascolto il clima rilassato e festaiolo che aveva contagiato sia i musicisti sul palco sia gli spettatori accorsi a Luckenbach in quella magica serata.
Nella seconda metà degli anni 70 Jerry Jeff pubblicò altri tre dischi molto belli: Ridin High, It’s A Good Night For Singin’ e A Man Must Carry On.
Quelle canzoni incise però tra una birra ed una tequila, un ballo ed uno sballo in un torrido agosto del 1973 nella dancehall di una piccola cittadina del Texas restano il miglior esempio di honky tonk, folk e country texano mai pubblicato.
Jerry Jeff Walker è morto ad Austin il 23 ottobre 2020 a causa di un tumore alla gola ed ha pubblicato in carriera oltre 30 album.
Una volta ebbe a dire : “Il mio lavoro non è mai stato scrivere canzoni che mi facessero diventare ricco. La mia ambizione è sempre stata solo quella di scrivere e suonare oneste canzoni che mi piacessero e che mi dessero la possibilità di vivere per cantarle”…ed il texano più improbabile, nato a New York, cresciuto tra New Orleans e le spiagge della Florida, è pienamente riuscito nel suo intento.
Jerry Jeff Walker discografia consigliata
(1968) Mr. Bojangles
(1969) Five Years Gone
(1972) Jerry Jeff Walker
(1973) ¡Viva Terlingua!
(1975) Ridin’ High
(1976) It’s A Good Night For Singing
(1977) A Man Must Carry On