Jacopo Pausa – My Favorite Colour Is Blues

(Luca Paoli)

Si può fare un ottimo album di blues rock a 22 anni?

Bene, la risposta è sì e tutto questo ci fa ben sperare per il futuro perché c’è bisogno che la cultura e la musica di qualità ritorni, sempre più nella vita dei giovani. Jacopo Pausa è fin da piccolo appassionato della musica del diavolo, in tutte le sue sfaccettature i suoi riferimenti sono i grandi della chitarra come Eric Clapton, Stevie Ray Vaughan, Mark Knopfler e tutti i grandi bluesman di colore.

Certo nulla di nuovo sotto il sole ma una grande passione che riesce a traghettare nelle sue composizioni e una tecnica chitarristica invidiabile. Anche la voce è più che convincente e la lingua inglese è sufficientemente ben impostata.
Giunto al secondo lavoro “My Favorite Colour Is Blues” dopo il più che buono esordio “The Truth“, Jacopo fa un balzo avanti come compositore, musicista e cantando denotando una maturità che è raro trovare a quell’età. Suona tutti gli strumenti compreso la batteria MIDI scritta al PC.

Lo stesso artista ci dà delle indicazioni su questo album: “Come per il mio primo album, gli argomenti trattati sono la quotidianità e la realtà che vivo, come per esempio “Yourvech Town” (Iurvècc significa Orzivecchi in dialetto bresciano) dedicata al mio piccolo paese, oppure Magnetic Systems: canzone che parla del mio lavoro come operaio in un’azienda in cui produciamo magneti, oppure “My Blue Little Girl” in cui narro della storia d’amore tra me e la mia Telecaster azzurra come fosse una storia tra innamorati; tratto anche di argomenti autobiografici come Out Of Trend (la capacità di non farsi influenzare dalle mode) e “I Can’t Take No More”: critica all’egoismo dei poteri forti”.

Il blues sta alla base delle dieci tracce che compongono questo ottimo lavoro, si passa dal rock deciso di “I Can’t Take No More” che apre il disco, dove i riff di chitarra ed il groove la fanno da padrone, gli slow blues di “Dear Money” e di “My Blue Little Girl” che ci conducono con la mente in periodi lontani e un brivido di nostalgia ci scuote l’anima…le chitarre di Jacopo poi danno prova di che pasta è fatto il ragazzo. Non manca il Rock’n’Roll di “Yourvech Town” che parte spedito per poi rallentare la corsa a fine brano. Un altro brano che ha colpito chi scrive è “Just A Soul”, che mette in mostra l’ottima voce del Nostro e tutta l’artiglieria blues di cui dispone. Tutte le tracce che compongono il lavoro ci fanno fare un tuffo nel passato (questo è, a mio giudizio, l’unico limite del disco) ma sono molto godibili, ben suonate e cantate con trasporto dall’autore.

In conclusione, un album fatto con passione e buona preparazione, che non vuole aggiungere nulla al genere ma, vista la giovane età di Jacopo, fa ben sperare nel proseguo con, magari, un pizzico di spregiudicatezza in più, cercando di osare e di rendere più personale il suo songwriting. Bravo Jacopo, ti spettiamo fiduciosi alla terza prova, quella della maturità e son sicuro che non ci deluderai. Blues fans a star is born!

Trck List:
I Can’t Take No More
Out Of Trend
So Blue
Dear Money
The Meanest Boys In Town
My Blue Little Girl
Yourvech Town
Magnetic Systems
Just A Soul
Giorgizzu

Voce: Jacopo Pausa
Chitarre, basso, armonica, tastiere, pianoforte: Jacopo Pausa
Backing vocals: Jacopo Pausa e Mattia Limenta
MIDI drums scritta da Jacopo Pausa e Mattia Limenta
Registrato, mixato e masterizzato da Mattia Limenta
Cover: Marco Bonetti

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