Il primo tour europeo dei CREEDENCE CLEARWATER REVIVAL

Quando i Creedence Clearwater Revival nell’ aprile del 1970 partirono da San Francisco per il loro primo tour europeo che li avrebbe portati a suonare nove concerti in Olanda, Germania, Inghilterra, Svezia, Danimarca e Francia, John e Tom Fogerty, Stu Cook e Doug “Cosmo” Clifford erano al culmine della loro fama. Solo otto mesi prima la band californiana era stata tra i protagonisti del festival di Woodstock, gli album Green River Willy and The Poorboys l’avevano fatta conoscere ed apprezzare in tutto il mondo e l’ultimo singolo Travelin’ Band/Who’ll Stop The Rain era in testa alle classifiche. 

Intervistato dal New Musical Express in occasione dell’arrivo del gruppo a Londra John Fogerty spiegò che il tour era stato programmato di breve durata e che gli spettacoli sarebbero stati tenuti in città appositamente selezionate proprio perché era la prima volta che la band suonava in Europa ed era curiosa di vedere quale sarebbe stata l’accoglienza del pubblico che sino ad allora conosceva i Creedence solo tramite i dischi. 

Sin dal primo concerto tenuto a Rotterdam l’11 aprile il responso fu chiaro: gli spettatori erano entusiasti e molti di loro ballavano e cantavano accompagnando con applausi scroscianti le note suonate da John con la sua Les Paul Gibson nera soprannominata “Black Beauty”

I due spettacoli più famosi, che consegnarono i Creedence alla storia, furono quelli programmati il 14 e 15 aprile alla Royal Albert Hall di Londra.

La curiosità del pubblico inglese era molta e tra gli spettatori del primo spettacolo c’erano anche Paul McCartney, George Harrison e Eric Clapton.

Già dalle note iniziali di Born on The Bayou si intuì che la band era in forma strepitosa e che il sound era molto più personale e meno grezzo di quello ascoltato nel concerto di Woodstock. 

Green River, Travelin’ Band, Tombstone Shadow, Fortunate Son, Bad Moon Rising si susseguirono una dopo l’altra con il pubblico sempre più in visibilio sino ad arrivare a Proud Mary, la canzone probabilmente più attesa dello spettacolo, accolta da una vera e propria ovazione.

Una vecchia hit di Ray Charles, The Night Time is the Right Time e una cover ispiratissima di Good Golly Miss Molly di Little Richard precedettero una versione tiratissima di oltre 8 minuti di Keep on Chooglin, brano tratto dal secondo album della band Bayou Country con il quale i Creedence erano soliti chiudere i loro concerti.

Nonostante i 15 minuti di applausi incessanti e gli inviti a ritornare sul palco Fogerty & co.  se ne andarono come sempre senza suonare alcun bis, lasciando gli spettatori un po’ delusi ma consapevoli del fatto di aver assistito ad un concerto per certi versi irripetibile. 

Dopo un ultimo show tenuto il 24 aprile all’Olympia di Parigi la band tornò a San Francisco per promuovere il nuovo 45 giri Up Around The Bend/Run Through The Jungle pubblicato proprio in quei giorni.

Dopo oltre 50 anni lo spettacolo del 14 aprile viene ora pubblicato per la prima volta nella sua interezza nell’album Creedence Clearwater Revival at The Royal Albert Hall, disponibile in formato cd, musicassetta e vinile. Il disco è stato preceduto lo scorso giugno dalla pubblicazione del singolo Travelin’ Band.

I nastri originali sono stati meticolosamente restaurati e mixati agli Abbey Road Studios dal team di Giles Martin, che già in passato si era occupato della riedizione dei dischi dei Beatles, e i brani sono presentati in streaming ad alta risoluzione in Dolby Atmos.

Il disco è una testimonianza fedele di quanto i Creedence siano stati non solo un fenomeno commerciale ma anche un gruppo fondamentale del rock americano. Brani come Proud Mary, Green River, Have You Ever Seen The Rain hanno consacrato John Fogerty come uno tra i migliori autori di canzoni rock’n’roll e in alcuni casi anche di protesta, come nel caso di Fortunate Son diventata un inno pacifista per milioni di giovani.

Lo stesso John Fogerty, notoriamente contrario alle ristampe dei suoi vecchi dischi, si è detto in una intervista concessa alla rivista People Magazine molto contento per la pubblicazione del concerto e per il fatto che il pubblico possa finalmente ascoltare i Creedence in una delle loro migliori performance.

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