Il mistero di Popcorn

(Nik Maffi – 2 luglio 2019)

Ci sono canzoni che ti entrano in testa come un tassello da muro e finché non le respingi, andandole a sostituire con altri tormentoni, non se ne vogliono andare.

Di Popcorn, possiedo due versioni su 45 giri, una suonata da tale Mister K., uscita per etichetta Durium (numero di catalogo DE 2783), l’altra suonata dagli Hot Butter, per la Musicor Records (numero di catalogo BKAS 18264) ma distribuita dalla RCA. Per anni, la paternità del brano è stata una delle maggiori tematiche di discussione delle serate alcoliche di noi pseudo-intenditori di dischi vintage, portandoci addirittura a pensare che fosse stata composta sotto pseudonimi vari da Moebius e Roedelius dei Cluster, visto che le sonorità non sono poi così lontane da quelle del disco Zuckerzeit del duo tedesco uscito però nel 1974 – due anni dopo il 1972, anno di pubblicazione delle due versioni di Popcorn.

Facendo qualche ricerca finalmente il mistero è stato svelato.
L’autore del brano in questione è Gershon Kingsley, nato Gotz Gustav Ksinski, classe 1922! Americano di origini tedesche (non ci sono andato distante con l’origine del compositore), pioniere della diffusione e dello sviluppo del sintetizzatore Moog. Nel 1969 pubblica un disco intitolato Music to Moog by Gershon Kingsley contenente reinterpretazioni di Beatles, Beethoven e altri brani originali tra cui la prima versione di Popcorn, composta, secondo le parole dell’autore, in poco meno di cinque minuti. All’inizio degli anni settanta Kingsley forma un quartetto per synth, chiamato First Moog Quartet e nel repertorio dei live viene eseguita anche Popcorn.
Nel quartetto compare anche un compositore, arrangiatore jazzista chiamato Stan Free, che incredulo dell’accoglienza del pubblico durante i live nei confronti di quest’ultimo brano decide, con l’aiuto di alcuni sessionmen, di registrare e pubblicare il brano con lo pseudonimo di Hot Butter.
Il pezzo, nel 1972, diventa in sordina una clamorosa hit grazie a una discoteca di Parigi che lo manda in rotazione durante le serate, diventando così un top seller in svariati paesi sia europei che nelle chart di altri continenti. Kingsley ritirerà il disco d’oro in Germania più che cinquantenne e, da allora della canzone ne risulteranno incise all’incirca ottocento versioni.

La versione suonata da Mister K invece risulta essere incisa da tale Doctor K alias Mat Camison alias Mike Wickfield, distribuita sul mercato francese e usata in Italia come sigla della trasmissione radiofonica Rai Nastro di partenza, andata in onda nel 1972.

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