Gov’t Mule – Chiari BS – 10 luglio 2022

(Maurizio Celloni)

Cosa ci si può aspettare da una autentica leggenda del Rock – Blues di matrice Southern se non un concerto solido, roccioso, magistralmente condotto sul piano di una musica avvolgente e profonda, che trasuda calda umidità, e non solo per la serata estiva tipicamente padana?  I Gov’t Mule hanno lasciato un segno profondo nei presenti accorsi numerosi: Warren Haynes alla chitarra, slide e voce, Matt Abts un metronomo alla batteria, ma capace anche di ricami delicati ai piatti e alle percussioni, Danny Louis, quasi sepolto dalle numerose tastiere che lo circondano, sembra un’orchestra che ben amalgama melodie e note blue, Jorgen Carlsson al basso elettrico, poderoso ed infaticabile a mulinare le grosse corde del suo strumento per assecondare gli assoli e le improvvisazioni del leader.

L’evento è organizzato dalla vivace associazione ADMR Chiari che da anni mette in cantiere eventi di spessore, divenendo un punto di riferimento per gli amanti del Blues e del Rock più autentico ben oltre la provincia bresciana.

La struttura   che accoglie  il palco fatica a contenere il numeroso pubblico accorso,  tra cui  numerosi ragazzi giovani che danno speranza ai percorsi del blues e del rock più autentico.

I Gov’t Mule nascono 25 anni fa dalla grande scuola della Allman Brothers Band, nella quale un giovanissimo Haynes militò, nel solco del tradizionale e fortemente caratterizzante sound imposto dalle due chitarre elettriche che furono prima di Duane Allman e Dickey Betts, per finire l’epopea di quella leggendaria Band con Warren Haynes e Derek Trucks.

Naturalmente la set list è principalmente costituita dall’ultimo lavoro della Band, Heavy Load Blues, pubblicato dalla Fantasy Records nel 2021.

Il concerto inizia quasi all’improvviso: Haynes intona Million Miles From Yesterday, senza presentazione, a significare che la serata è solo una festa di musica venata di blues; imbraccia la chitarra accordata per la slide, ed è subito magia pura con la voce e le note ad inseguirsi, a volte a sovrapporsi, aumentando il pathos. Warren Haynes è in serata di grazia così come i suoi scudieri che trovano nella dimensione live il miglior modo di esprimersi.

Thorazine Blues jammata dalla Band con fantasia e groove infinito lascia spazio al primo brano tratto da Heavy Load Blues, I Asked For Water (She Gave Me Gasoline), composto dal Maestro Cester Arthur Burnett alias Howlin’ Wolf, deliziandoci con chitarra e voce potenti, quasi hard, batteria e basso rocciosi e tastiere che amalgamo e addolciscono il sound. Warren si lancia in un assolo alla chitarra inondando di note la platea in un delirio elettrizzante e lisergico.

Kathleen Brennan e Tom Waits affidano il loro brano Make It Rain alle cure dei Gov’t Mule. Ne esce una musica sincopata che aumenta la drammaticità originale, rendendo al meglio la poetica e la scrittura musicale degli autori. La voce di Haynes si fa più cupa, la chitarra piange e le tastiere giocano su registri più morbidi, rendendo l’assieme una versione memorabile. Il pubblico ne è entusiasta.

Una progressione di rullante introduce Devil Likes It Slow, un delizioso brano che ricorda il Be Bop alla Charlie Parker, sassofonista amato da Haynes. Il basso di Carlsson assume il ruolo di protagonista impostando la ritmica con scale veloci, impegnative e molto efficaci dando prova di grande classe. Durante questo pezzo i quattro musicisti si scambiano le parti soliste in una jam session strepitosa.

E dopo la cavalcata a briglie sciolte la Band concede una ballata, Which Way Do We Run?, In perfetto stile texano con chitarra e voce in evidenza, con improvvise impennate della sei corde.

A seguire, la splendida versione di uno standard conosciutissimo, composto da Sonny Boy Williamson. Good Morning, Little Schoolgirl viene eseguita assieme a David Grissom, già chitarrista, tra i tanti, degli Allman Brothers Band, di Joe Ely e John Mellencamp. Ma i Muli non si smentiscono e ne esce un brano dalla corposa lentezza, sincopato e affascinante, deliziosamente cantato da un Haynes ispirato.

(Brother Bill) Last Clean Shirt, composta dalla premiata ditta Leiber, Stoller e Otis, scatena la platea con il rock blues, cadenzato con forza dalla sezione ritmica e ricamato sapientemente dalla chitarra di Haynes e dalle tastiere di Louis. Pezzo energico ad alta gradazione che scalda ancora di più anima e corpi degli spettatori, come non bastasse il clima afoso della Pianura Padana di metà luglio.

I linguaggi dell’hard rock fanno capolino in Mr. Man, brano dei Gov’t Mule, che suonano con piglio quasi aggressivo, alternando assoli di chitarra lancinanti con l’Hammond dai tasti bollenti. Durante l’esecuzione mi è parso di riconoscere una scala di note conosciuta, un omaggio di Haynes al Richie Blackmoore di Lazy; impressione che un poco mi ha stupito, ma le vie dell’arte musicale non hanno confini in un intreccio di incroci che arricchisce.

Il concerto si avvia verso la conclusione, i musicisti salutano e ringraziano il caloroso pubblico, ma l’entusiasmo è alle stelle e, richiamati a gran voce sul palco, i Gov’t Mule ci deliziano con Soulshine, altra ballata composta dalla Band nella quale la brezza delle vaste pianure della Virginia e della Carolina stempera la malinconia e alimenta la speranza in un mondo migliore, e di questi tempi ne abbiamo proprio bisogno! La magia dell’unico respiro tra i musicisti e  pubblico si manifesta nei cori  degli spettatori, diretti da un Warren Haynes visibilmente soddisfatto. E’ la degna conclusione di una serata di grande musica e  grandi talenti, di palpiti di cuori che uniscono le due sponde dell’Atlantico.

Gov’t Mule:
Warren Haynes – voce e chitarra
Matt Abts – batteria e percussioni
Danny Louis – tastiere, trombone
Jorgen Carlsson – basso elettrico.

Set – list concerto Chiari (BS) 10 luglio 2022:
Hammer And Nails
Thorazine Shuffle
I Asked For Water (She Gave Me Gasoline)
Make It Rain
Devil Likes It Slow
Which Way Do We Run?
Good Morning, Little Schoolgirl
Last Clean Shirt
Mr. Man

Bis:
Soulshine

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