Finiti i guai per il Boss.

Lo scorso 10 febbraio aveva avuto molta risonanza, anche qui in Italia, la notizia dell’arresto di Bruce Springsteen con l’accusa di guida in stato di ebrezza.

La cosa aveva fatto molto scalpore anche perché era arrivata sostanzialmente in concomitanza con la trasmissione, durante l’intervallo del Superbowl, di uno spot pubblicitario della Jeep in cui il Boss invitava gli americani alla pacificazione ed alla riunificazione.

https://www.youtube.com/watch?v=L2LJpicgA2E

La stampa americana, in particolare quella conservatrice, aveva dato molto spazio alla disavventura e memorabile era rimasta la prima pagina del New York Post che aveva giocato col titolo di una delle più famose canzoni di Springsteen, mentre la casa automobilistica aveva precauzionalmente sospeso la trasmissione dello spot.

Nei giorni scorsi si è tenuto il processo: il giudice Anthony Mautone ha assolto il cantante dall’accusa di guida spericolata ed in stato di ebrezza in quanto il tasso alcolico era ampiamente entro i limiti previsti dalla legge mentre invece lo ha condannato a 500 dollari di multa, immediatamente pagati, per aver bevuto tequila in un parco federale (cosa vietata dalla legge americana).

Alla luce di questa sentenza, sostanzialmente favorevole al rocker, la casa automobilistica ha immediatamente ripreso la programmazione dello spot.

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