Ferrante Anguissola (detto) – A occhi aperti

(Luca Paoli – 4 marzo 2020)

Cantautore, poeta e musicista Ferrante Anguissola ha viaggiato in lungo ed in largo, (fu uno dei primi autostoppisti a viaggiare per l’Europa nel secondo dopoguerra) creandosi un immenso bagaglio culturale carico di sentimenti come l’amore, i sogni, la libertà ed il destino.

I suoi racconti (testi) fondono in modo elegante storie di vita vissuta velate di sottile ironia.
Incomincia a scrivere da ragazzino “A diciassette anni scrivevo canzoni e inventavo storie” ci racconta ripensando alla sua infanzia vissuta tra Piacenza e Cremona e alla vita contadina coi suoi colori che gli hanno formato un’educazione mitteleuropea.
Una famiglia di musicisti con la madre pianista ed un nonno concertista gli hanno trasmesso l’amore per la musica. Da qui i primi concertini campestri durante la sua permanenza da studente a Firenze.

Ferrante non ha mai smesso di viaggiare affinando le sue doti di autore quando nei ‘70, con lo pseudonimo di Asterix,  si ispira alla lezione di Bob Dylan, Joan Baez e Fabrizio De Andrè.
La solitudine, l’incomunicabilità, l’intolleranza, la paura del diverso, l’amore negato sono messaggi di attualità che Ferrante Anguissola tocca con delicata e garbata polemica.

Dopo anni dall’uscita del suo primo disco e dopo “Anima e Vento” del 2018 è da poco uscito “A Occhi Aperti” un lavoro di una bellezza cristallina, artigianale, dove le parole si sposano con una musica essenziale, acustica e dalla melodia sempre presente, ricordandoci quei suoni minimali che furono del primo De Andrè. L’album è uscito per Terzo Millennio Records ed è stato prodotto da Alessandro Boriani.

I brani sono tutti di Ferrante Anguissola eccetto per “Il Dromedario e il Cammello” il cui testo è tratto dal “Libro degli errori” ediz. 1964 di Gianni Rodari. “La Neve Nera” apre il lavoro ed è subito un invito ai giovani di tutto il mondo affinché migliorino questo mondo che è sempre più nero. Ottimi gli arrangiamenti che ci riportano a quel cantautorato che tanto abbiamo amato nel passato. “Il Dromedario e il Cammello” è un racconto che spiega, con metafora, di come ci crediamo di essere migliori degli altri. “Piccola Storia Ferroviaria” ci racconta dei disagi che chi, prende il treno, deve subire. “Il Custode di Tappeti” ci ricorda quanto siamo “gonzi” nel credere a proposte allettanti. La poesia scivola tra i solchi di queste grandi canzoni e non possiamo far finta di non notare l’attualità e la verità di questi racconti.
Poi c’è la bella “Il Grande Prato Verde”,  un sogno per noi, che viviamo inscatolati e possiamo solo immaginare o ricordare come era il mondo in passato. Come fare a scordare una storia d’amore? Ascoltate “Rimedi per una Delusione d’Amore”, un piccolo consiglio che con ironia ci racconta il compositore. Ancora l’amore come protagonista nella struggente “Song For Rebecca”.
Il disco si chiude con la ballata “Il Fiore Di Venezia” città che da sempre invoglia e favorisce l’amore.

Un disco artigianale di una bellezza cristallina dove la poesia sposa la nostra esistenza e l’ironia riesce a farci sopportare tutto con maggiore serenità.

A coloro che hanno amato il cantautorato sincero, prodotto con passione, amore e grande qualità questo è un disco che non possono farsi sfuggire.

Track List:
1) La Neve Nera
2) Il Dromedario e il Cammello
3) Piccola Storia Ferroviaria
4) Il Custode di Tappeti
5) Il Grande Prato Verde
6) Rimedi per una Delusione d’Amore
7) Song for Rebecca
8) Il Fiore di Venezia

(Terzo Millennio Records – 2020)

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2 Risposte a “Ferrante Anguissola (detto) – A occhi aperti”

  1. Buona sera,
    che bella giornata quando una bella notizia si affaccia alla finestra!
    Grazie davvero molte!
    Spero davvero conoscervi e godere assieme di un bicchiere di buon vino!
    Ferrante

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