Dr. John: leggenda e anima di New Orleans

(Aldo Pedron – 7 giugno 2019)

Nominato per 15 e vincitore di 6 Grammy Award, songwriter, compositore, produttore, talent-scout, chitarrista, pianista, cantante, Dr. John, autentica leggenda nato a New Orleans nel 1941 (lui sosteneva di essere nato il giorno del ringraziamento nel 1940) e all’anagrafe Malcolm Mac Rebennack, ci ha ora lasciato all’età di 77 anni per un attacco di cuore la notte del 6 giugno 2019.

Intorno a sé alimenta presto vari vulcanici personaggi ed incarnazioni: Dr John, Mac Rebennack, The Night Tripper, Dr. John The Nite Tripper, Dr. John Creaux.

Un’immagine pittoresca, piccolo genio del pianoforte, stimatissimo in tutto l’ambiente musicale mondiale per il suo talento, la sua egocentrica persona, la serietà nel lavoro e l’approccio stilistico assai variegato. Ha saputo creare un blend musicale unico in una gloriosa carriera di oltre 60 anni!

A New Orleans è già attivo negli anni ’50. Nel 1959 la sua chitarra irrompe in uno strumentale dal titolo Storm Warning. Dopo una lunga gavetta a Los Angeles come session-men con Sonny & Cher ed altri musicisti nel 1968 pubblica il suo primo LP Gris Gris.
Le sue performance con temi voodoo, i suoi costumi carnevaleschi, gli spettacoli teatrali-musicali itineranti ispirati dai carrozzoni dei medicine show americani e dalle cerimonie voodoo, i suoi personaggi a dir poco variopinti, la sua caratteristica voce ed i suoi gesti scenici a dir poco ne hanno alimentato la leggenda, il mito.
I suoi primi dischi sono una miscela incendiaria di Blues del Delta, Soul, Cajun, funk e psichedelia.
Nel 1973 il suo primo grande successo con Right Time, Wrong Place (nella Top Ten) prodotto da Allen Toussaint e accompagnato dalla assai nota formazione dei Meters (una prestigiosa funk band di New Orleans) estratto dal suo sesto album In The Right Place.
Sempre nel 1973 esce un prezioso ed insolito LP dal titolo Bloomfield Hammond Dr. John Triumvirate(Mike Bloomfield, John Hammond e Dr. John in un colpo solo) per la Cbs/Columbia. Nel 1974 l’ellepì Desitively Bonaroo rivela e conferma l’unicità di Dr. John con la sua voce che contempla uno slang assai originale, un misto di inglese e patois locale ed il suo linguaggio anticonformistico.
Dr. John passa interamente la sua vita e la sua carriera nel creare magiche connessioni con la musica locale della sua città e le varie radici musicali americane. Il suo speciale gumbo è un caratteristico melange di rhythm and blues, soul, boogie-woogie, funk, jazz, pop con canzoni assai caratteristiche come Mama Roux e Walk On Guilded Splinters.
L’album City Lights del 1978 e Tango Palace del 1979 hanno inaugurato la sua fortunata e felice parentesi tra jazz, fusion e rhythm and blues.

I suoi tributi nei dischi a Johnny Mercer e a Louis Armstrong la dicono lunga sulla sua profonda conoscenza e riverenza per la tradizione americana.
Nel 1981 per la Clean Cuts di Baltimore, Maryland esce l’eccellente Dr. John Plays Mac Rebennack, 10 canzoni per solo pianoforte.

Vince il suo primo Grammy nel 1989 con il classico Makin’ Whoopee!  (incisa tra gli altri da Ray Charles nel dicembre del 1964 a 45 giri per la Abc, un brano vaudeville di Gus-Khan e Walter Donaldson che ricordiamo anche nella bella versione di Jimmy Smith per la Blue Note) e qui in coppia con Rickie Lee Jones (Best Jazz Vocal Performance) inclusa nel suo splendido album In A Sentimental Mood).

Alcuni dei classici da lui interpretati e conosciuti da tutti comprendono Iko Iko, Big Chief e Tipitina.
Altre sue canzoni leggendarie restano: Sweet Home New Orleans, Such a Night, Revolution, Gris-Gris Gumbo Ya-Ya e Basin Street Blues.

Nella sua lunga carriera ha suonato, collaborato (o sono nei suoi dischi) artisti come Allen Toussaint, Frank Zappa, David Bromberg, Van Morrison, Aretha Franklin, Rolling Stones, James Taylor, The Meters, Neville Brothers, Bonnie Raitt, Carly Simon, Eric Clapton, Levon Helm, David Newman, Art Blakey, Chris Barber, Papa John Creach, Ringo Starr, Canned Heat, Mike Bloomfield, Gregg Allman, Leon Redbone, Jools Holland,  Hank Crawford, Bennie Wallace, Hugh Laurie, Marcus Miller, Bruce Springsteen, John Fogerty.

Il suo disco Goin’ back to New Orleanspubblicato dalla Warner Bros. nel 1992 vince nuovamente un Grammy come Best Traditional Blues Album.Nel 1999 viene premiato dalla prestigiosa rivista di New Orleans OffBeat come Best of The Beat Lifetime Achievement.

Nel 2005 è devastato da quello successo nella sua città con gli uragani Katrina (agosto 2005) ed in seguito Rita (settembre 2005) diventando il simbolo della rinascita della città e con la sua band Lower 911 pubblicato un disco meditativo (un E.P. intitolato Sippoana Hericane) i cui proventi vanno esclusivamente alla New Orleans Musicians Clinic e ad altre organizzazioni benefiche a sostegno della Crescent City (New Orlerans)

Nel 2009 l’incisione e originale versione di una composizione di Randy Newman dal titolo Down In New Orleans viene creata per il film The Princess And The Frog di Walt Disney ed ispirata dal capo dei diritti civili e attivista di New Orleans Leah Chase.

Nel 2011 Dr. John entra nella Rock And Roll Hall Of Fame.
Nel 2012 il Grammy (Best Blues Album) per Locked Down
Nel 2013 riceve un Honorary Doctorate dalla Tulane University di New Orleans.
Nel 2014 il suo album Ske-Dat-De-Dat: The Spirit of Satch (tributo a Louis Armstrong)
Nel 2017 la sua ultima apparizione al New Orleans Jazz & Heritage Festival.

Suoi contemporanei, amici e colleghi a New Orleans comprendevano personaggi ed artisti del calibro di Fats Domino, Allen Toussaint, Ernie K-Doe, Cosimo Matassa, Professor Longhair, James Booker, Ronnie Barron (suo compagno di scuola con cui Dr. John suonò nella sua band di R &B Ronnie & The Delinquents e che durante un concerto finì in rissa con Mac Rebennack che si tagliò un dito passando successivamente e definitivamente dalla chitarra al pianoforte) Irma Thomas e Dave Bartholomew.

Come leader ci lascia oltre una trentina di album, altri 6 dischi dal vivo, numerose ristampe e dischi per le più svariate etichette ed una infinita lista di collaborazioni su disco o dal vivo (almeno 100).

Una persona solare, da me incontrata con immenso piacere alcune volte, quiete, carismatica, unica, un vero gentleman. Una icona del rock and roll. Con Professor Longhair e James Booker è considerato in assoluto uno dei più importanti ed influenti pianisti della scuola pianistica di New Orleans ma al tempo stesso uno dei personaggi più spettacolari, geniali, intelligenti e estrosi del mondo intero.

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