Daniel Lanois: l’artista che scalda il cuore

Photo: Floria Sigismondi

(Raffaella Mezzanzanica)

“I’m a stranger in the eyes of the Maker” (cit. Daniel Lanois – The Maker).

Nel mondo delle classifiche musicali, se esistesse la categoria “artisti che scaldano il cuore”, Daniel Lanois sarebbe al primo posto. E questo è un dato di fatto, perché Daniel Lanois è uno di quegli artisti che, spesso senza neanche troppo clamore, ha saputo creare suoni unici e irripetibili.

Artista di origini canadesi, con la sua musica ha viaggiato da Hull (Quebec) – quartiere, come sottolinea nella sua biografia ufficiale, famoso per il gioco d’azzardo e l’alcool – fino a New Orleans e, in questo viaggio, ha saputo attingere ai suoni e ai mondi musicali che ha incontrato lungo il percorso.

Cresciuto in una famiglia di umili origini, ha assaporato la musica sin dall’infanzia. Il padre, infatti, suonava il violino, la madre cantava e, quando la famiglia si riuniva, la musica era sempre il denominatore comune, il collante della loro unione.

E’ difficile immaginare un suono del XX° secolo che non abbia avuto un imprinting da parte di Daniel Lanois.

Autore, cantante, cantautore, polistrumentista, nella sua carriera ha avuto la gioia e il privilegio di collaborare come musicista, ma anche come produttore, con alcuni degli artisti più importanti: Bob Dylan, U2, Neil Young, Peter Gabriel, Emmylou Harris, Neville Brothers, Sinead O’Connor, Brandon Flowers, The Killers.

Tuttavia, senza nulla togliere al suo incredibile lavoro come produttore, è con la sua musica che Daniel Lanois riesce a dare il meglio di sé.

Nel suo album d’esordio, Acadie (1989), Daniel Lanois esprime tutta la sua spiritualità. In esso è incluso The Maker, brano che rappresenta il racconto della sua ricerca spirituale, inserito poi nel 1996 nel finale del film Sling Blade (Lama Tagliente), per il quale Lanois ha curato l’intera colonna sonora.

Il brano e l’album sono stati registrati a New Orleans, città degli Stati Uniti dove sacro e profano si incontrano, si scontrano e si amalgamano alla perfezione.

Ogni ascolto di The Maker lascia qualcosa nell’animo ed è il motivo che ha portato artisti dotati di grande sensibilità a farne delle proprie versioni. Willie Nelson ed Emmylou Harris ne hanno registrato una cover per Teatro, album di Nelson di cui Lanois ha curato la produzione. Tuttavia, senza ombra di dubbio, una delle versioni emotivamente più toccanti, è quella di Dave Matthews e Tim Reynolds.

Acadie è un album a cui hanno contribuito artisti importanti: Adam Clayton al basso in Still Water e Jolie Louise, Cyril Neville alle percussioni, Art Neville al piano e Aaron Neville ai cori per The Maker e Amazing Grace, rivisitazione proposta come ultima traccia dell’album. Tra coloro che hanno contribuito alla realizzazione di Acadie non si può certo dimenticare Brian Eno (tastiere e voce).

E proprio con quest’ultimo Daniel Lanois ha costruito una collaborazione e un’amicizia, iniziata con la partecipazione di Lanois in veste di produttore nella serie di album ambient di Eno, culminata poi con l’album Apollo del 1983.

Una delle principali caratteristiche di Daniel Lanois è quella di non fermarsi mai e di non accontentarsi mai dei risultati raggiunti ma, al contrario, di cercare sempre delle nuove strade, dei nuovi suoni e delle nuove collaborazioni. Tra questi, merita di essere ricordato Red Dead Redemption II, videogioco action-adventure a tema western, per il quale ha curato la colonna sonora, avvalendosi della collaborazione di artisti del calibro di D’Angelo, Willie Nelson, Josh Homme e Rhiannon Giddens. Nel corso dei Game Awards del 2018, Red Dead Redemption II ha vinto il premio come “Miglior colonna sonora” e, nel corso dell’evento, Rhiannon Giddens e Daniel Lanois si sono esibiti in una incredibile performance.

Il 19 marzo 2021, in piena pandemia, Lanois pubblica Heavy Sun, registrato circa un anno prima tra Los Angeles e Toronto. Si tratta di un album in cui l’artista unisce la musica gospel alla musica ambient e il cui risultato è un lavoro assolutamente contemporaneo, grazie anche alla collaborazione di Rocco De Luca (chitarra e voci), Jim Wilson (basso e voci) e Johnny Shepherd (organo e voci). Heavy Sun nasce, così come dichiarato da Lanois, con l’intento di “sollevare lo spirito delle persone. (…) Vogliamo ricordare alle persone che, anche nel corso di una pandemia globale, è nostra responsabilità proteggere lo spirito e trovare dei modi per continuare a ballare, cantare, insegnare e amare”.

Venerdì 23 settembre, Daniel Lanois ha pubblicato il suo nuovo album, Player, Piano, un insieme di 12 brani registrati per piano e voce. Nel comunicato stampa pubblicato prima dell’uscita dell’album Lanois ha dichiarato: “Ho deciso che se mai avessi pubblicato un album utilizzando solo il pianoforte, avrei voluto che il suono fosse come quello degli anni ’40 e ’50, i periodi in cui il suono del piano era soffice e stupendo”.

Il primo singolo estratto dall’album, My All, pubblicato il 22 luglio 2022, è una dedica al fratello scomparso. Dopo questo primo singolo, Lanois ha pubblicato Inverness lo scorso 12 agosto e Eau il 2 settembre.

Nonostante i grandi successi e i riconoscimenti ottenuti, nonostante le importanti collaborazioni e le amicizie che ne sono scaturite, Daniel Lanois è continuamente alla ricerca di nuove sfide. Sicuramente, parafrasando il titolo di un brano degli U2 che ha contribuito a produrre (‘I still haven’t found what I’m looking for’, estratto da ‘The Joshua Tree’, anch’esso prodotto da Lanois e Brian Eno), non è certo perché “non abbia ancora trovato quello che sta cercando”, ma perché si lascia trasportare sempre verso nuove avventure e sfide. La musica, da sempre, è anche questo.

‘Player, Piano’ Tracklist:

My All
Lighthouse
Inverness
Parade
Twilight
Puebla
Eau
Zsa Zsa
Clinch
Wild Child
Cascade Sunday Asylum

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