Bob Dylan Like A Rolling Stone/Positively 4th Street… Dylan mostra la strada

(Nik Maffi – 20 agosto 2019)

Una soluzione pubblicitaria molto in voga durante gli anni sessanta prevedeva che sul retrocopertina di alcuni 45 giri, e pure di 33 giri ovviamente, ci fossero alcune note o stralci di interviste scritte da giornalisti o esperti di musica.

Quando qualche anno fa mi capitò per le mani il singolo di Bob Dylan Like A Rolling Stone/Positively 4th Street (CBS 1896), regalatomi da un mio collega pensionando in procinto di svuotare la cantina, beh ebbi un piccolo movimento sussultorio, voi direte che mi esalto con poco, uhm… un pochettino avete ragione.

Ma che concetti vengono espressi sulla back-cover di questo singolo?

Innanzitutto vi fanno bella mostra una foto di Dylan sulla destra e due foto raffiguranti Lennon e Harrison sulla sinistra, queste vanno a illustrare un articolo di Ray Coleman tratto da un numero di Melody Maker del 9 gennaio 1965.

Bene veniamo al moto sussultorio frutto del contenuto dell’intervista; per chi mastica musica a livelli maniacali (eccomi!), saprà che i fab four e il Menestrello di Duluth si incontrarono negli Stati Uniti durante il tour del 1964, penso il secondo (che qualcuno mi corregga se sbaglio). Stando all’intervista Lennon conferma la cosa e aggiunge che ci fu pure uno scambio di indirizzi per tenersi in contatto e di idee per canzoni da sviluppare insieme (!?).

Bravo! Voi direte, hai scoperto l’acqua calda!

Ciò dimostra quale fermento ci fosse nel mondo della musica rock, tutti influenzavano tutti. Siamo di fronte a una svolta epocale, i Beatles su Help! piazzano You’ve Got To Hide Your Love Away, più Dylan oriented non si poteva. Zimmerman dal canto suo si fa quasi ammazzare dai fans a Newport gettando i semi di Bringing All Back Home, contenente il proto-rap che è Subterranean Homesick Blues, ok!

Lennon dal retro spunta e afferma: “chi è il numero uno nel suo campo, as Dylan is (cito il testo), è portato ad influenzare altri, non sono sorpreso del fatto che noi fossimo stati d’ispirazione per lui“.
Bravo l’umile John! Il risultato sarà che loro produrranno l’LP dylaniato, passatemi lo sproloquio, che fu Rubber Soul e lui un LP beatlesiano, daje(!), che fu Highway 61 Revisited e nel 1966 Blonde On Blonde, ancora più pop del precedente!
P.S. Con il termine pop veniva etichettato quello che noi oggi chiamiamo rock.

Quando i ragazzi scoprono i dischi di Dylan?
Lennon: “Paul ebbe la possibilità di ascoltare i dischi in Inghilterra, ma la prima volta che entrammo in contatto con la sua musica fu durante un’intervista radiofonica ad una radio parigina, in una stanza trovammo i suoi dischi accatastati“.

Ma continuiamo con Coleman… Secondo il giornalista Dylan ha una immagine simile a quella di James Dean! Ma per piacere, Coleman ti sei forse bevuto una bottiglia di Pimms? Forse la sua dichiarazione nasce dal fatto che essendo un musicista storicamente scontroso, veniva visto come un ribelle senza causa?
Ci pensa Harrison a correre in soccorso: “Mi piace la sua attitudine, il modo in cui si veste, lui se ne sbatte, il modo in cui canta stonato e suona la chitarra a modo suo”, George nel testo originale dice: “The way he sings discords and plays discords!“.
Fantastico! Linguaggio tipico da Beatles, sei stato chiaro come quando avete affermato che è stata una nottata di una giornata di duro lavoro, insomma chi ha orecchie per intendere intenda.
Gran finale. Lennon ammette: “Bob è un mediocre suonatore di armonica, un discreto chitarrista ritmico e il modo in cui canta è un poco neigher“. Ammetto di aver cercato di dare una traduzione a questa parola, ma non l’ho trovata da nessuna parte, suona molto milanese e offensiva, tipo: “ue negher!“, Sicuramente non èa quello che voleva dire il povero John!  Dotato comunque di una buona lingua lunga!
In conclusione: stonato, mediocre armonicista, discreto chitarrista ritmico e pure un poco James Dean!

Nonostante tutto ciò questo 45 giri è stato capace di vendere milioni di copie, addirittura nel 2004 la rivista Rolling Stone, definì la canzone come più bella di tutti i tempi.
Caro Bob, tutti ti dileggiano ma alla fine i pezzi originali li hai scritti tu e gli altri li hanno coverizzati… Ma questa è un’altra storia.

A photo provided by Sotheby’s shows a page from a working draft of Bob Dylan’s “Like a Rolling Stone.” The draft sold for more than $2 million.
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